Giochi carte napoletane: i più famosi e amati della tradizione

Nella nostra tradizione esistono tanti giochi di carte napoletane, adatti per adulti e bambini e da praticare in gruppi di amici o da soli. Il mazzo è composto da 40 carte napoletane che fanno parte del cosiddetto “tipo spagnolo”, cioè in contrapposizione con le carte francesi. Esistono poi diverse varianti per ogni zona geografica, come le piacentine, le siciliane, le sarde, le abruzzesi e le romagnole. Tutte però si usano allo stesso modo.

Le carte napoletane risalgono al XIX secolo, come dimostrano le figure che rappresentano fanti, cavalieri e re di epoche passate. I giochi con le carte napoletane vengono praticati soprattutto in prossimità delle festività natalizie ed estive, o comunque in un contesto ludico per trascorrere in allegria qualche ora con amici e parenti. Dopo questo piccolo excursus sulle origini delle carte napoletane, passiamo in rassegna i giochi più amati.

Giochi di carte napoletane: la Scopa

Iniziamo con la Scopa, in assoluto uno dei giochi con carte napoletane più famosi ed amati. Si gioca in 2 o in 3, vengono consegnate 3 carte a testa coperte ed altre 4 vengono posizionate scoperte sul tavolo.

I giocatori possono prendere la carta dal valore corrispondente (ad esempio il 5 di denari prende il 5 di spade) o le carte la cui somma equivale alla carta giocata (ad esempio il 4 di spade può prendere a terra tre di bastoni e asso di denari). Quando si raccolgono tutte le carte sul tavolo, si fa scopa. I punteggi vengono così distribuiti:

  • un punto per chi raccoglie più carte in generale;
  • un punto per chi raccoglie più carte di denari;
  • un punto che chi fa la primiera;
  • un punto per chi prende il sette di denari.

La scopa si può giocare teoricamente anche in 4, ma in questi casi è più comune giocare allo scopone. Vengono distribuite 10 carte ad ogni giocatore e si formano 2 squadre da 2 giocatori.

Rubamazzetto e Asso pigliatutto: giochi di carte napoletane amati dai bambini

Il Rubamazzetto e l’Asso pigliatutto fondamentalmente seguono le regole della scopa, con due importanti variazioni. Nel rubamazzetto i giocatori, dopo aver fatto la presa, devono girare il loro mazzo tenendo ben visibile l’ultima carta. La particolarità sta nel fatto che, se un giocatore ha una carta di pari valore a quella girata nel mazzo dell’avversario, può rubare il mazzetto. L’esito della partita può quindi essere completamente capovolto con una sola giocata.

Nell’Asso pigliatutto invece l’asso funge da vero e proprio “aspirapolvere”. Chi ha l’asso può infatti prendere tutte le carte che sono sul tavolo. Il giocatore deve usarlo nel momento opportuno, cioè quando ci sono un bel po’ di carte a terra.

Il 7 e mezzo

Tra i giochi di carte napoletane il 7 e mezzo risulta uno dei più gettonati soprattutto durante le festività natalizie. É un gioco che prevede la partecipazione di tante persone, quindi la scelta ideale per serate in compagnia di amici e parenti. Per certi versi è molto simile al Black Jack con la differenza che, invece di 21, il punteggio da raggiungere è appunto 7 e mezzo. Esistono differenti versioni che si adattano alle diverse esigenze e preferenze. In questo gioco il re di denari funge da matta, cioè da jolly, che può cambiare valore a seconda delle necessità del giocatore.

La briscola

Ecco un altro dei giochi con le carte napoletane molto amati, soprattutto dai giocatori più attempati: la Briscola. Questo gioco è molto diffuso in generale in tutti i paesi del Mediterraneo e ha dato vita a diverse varianti.

Tutto ruota intorno alla briscola che indica il seme principale attorno il quale ruota l’intera partita. Si può giocare in 2, in 3 oppure a 4 in coppia. Chi totalizza più di 61 punti vince. I valori sono i seguenti:

  • asso: 11 punti;
  • 3: 10 punti;
  • re: 4 punti;
  • cavallo: 3 punti;
  • fante: 2 punti.

L’assassino

Tra i giochi con le carte napoletane forse l’assassino non è tra i più famosi, ma è comunque molto divertente e rappresenta la scelta ideale quando ci sono tante persone. Lo scopo del gioco è molto facile: l’assassino ha l’obiettivo di “uccidere” gli altri partecipanti con l’occhiolino senza farsi scoprire dall’ispettore, che chiaramente ha invece il compito di stanare ed arrestare il killer prima che faccia una strage…

L’asso rappresenta l’ispettore, mentre il cavaliere l’assassino. Tutte le altre carte rappresentano invece persone comuni che rischiano di essere “accoppate” dal killer. Quando sono state raggiunte dall’occhiolino letale del killer, devono dichiarare di essere state uccise. In alcune varianti c’è anche la strega, rappresentata dal fante. Facendo una linguaccia la strega ha la possibilità di resuscitare una vittima, rendendo più complicato il compito dell’assassino.

Il solitario

Chiudiamo il nostro elenco dei giochi con le carte napoletane con il solitario, ideale per passare da soli qualche ora in allegria. Esistono tantissime versioni che si adattano ad ogni necessità: alcune sono molto lunghe, altre invece sono più brevi. In determinate varianti è solo una questione di fortuna, in altre invece è richiesto un minimo di tattica.

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