Il solitario: come si gioca e tutte le varianti

I tuoi amici ti hanno dato buca all’ultimo momento per la consueta partita settimanale di ramino? Nessun problema! Puoi tranquillamente organizzarti da solo con il solitario, trascorrendo un po’ di tempo all’insegna del totale relax. Nei seguenti paragrafi ti spieghiamo come giocare e quali sono le principali varianti.

Gioco solitario: fortuna o abilità?

L’obiettivo principale del solitario classico è disporre su 4 pile, chiamate “basi”, le carte dall’asso fino al K per ogni seme (cuore, quadri, fiori e picche). Se si raggiunge quest’obiettivo il solitario può definirsi riuscito. Si gioca generalmente con le carte francesi, ma alcune varianti prevedono anche l’uso delle carte napoletane.

Nel solitario c’è un’alta componente di fortuna, ma molto dipende anche dalla variante. Alcune tipologie di gioco infatti richiedono un minimo di tattica per raggiungere l’obiettivo finale.

Gioco carte solitario: le fasi di preparazione

Per giocare hai bisogno di un mazzo di carte francesi senza i jolly. In totale sono 52 carte, 13 per ogni seme. Per iniziare disponi sul tavolo 7 colonne di carte secondo il seguente schema:

  • prima colonna composta da una carta;
  • seconda colonna composta da due carte;
  • terza colonna composta da tre carte;
  • quarta colonna composta da quattro carte;
  • quinta colonna composta da cinque carte;
  • sesta colonna composta da sei carte;
  • settima colonna composta da sette carte.

Per ogni colonna l’ultima carta deve essere scoperta. Sopra ognuna di essa tieni lo spazio per 4 posizioni vuote che rappresentano le basi dove posizionare le carte.

Le 24 carte restanti formano lo stock, da cui pescare solo se non hai altre mosse a disposizione. Il tuo obiettivo è formare su ogni base una scala dall’asso fino al K per ogni seme.

Solitario carte classico: come giocare?

Dopo la fase di preparazione inizia il gioco vero e proprio. Puoi spostare le ultime carte scoperte su ogni colonna seguendo però una regola: devono avere un valore inferiore rispetto a quella a cui saranno attaccate, anche se di semi diversi. Ad esempio puoi spostare il 7 di cuori sotto un 8 di fiori.

In pratica devi creare scale decrescenti provvisorie, anche con semi diversi. Naturalmente non si parte dal K, ma dalla prima carta utile per formare una scala.

Quando sposti una carta da una colonna, devi scoprire l’ultima. Può capitare di non poter fare più altre mosse, in questo caso devi pescare altre 3 carte dallo stock.

Puoi muoverti anche in funzione delle basi, per poter completare la scala per ogni seme. Partendo dagli assi devi cercare di mettere le carte dello stesso seme in sequenza. Se su una base sono presenti asso, due, tre e quattro di cuori, naturalmente devi attaccare il 5 di cuori se risulta scoperto su una delle colonne.

Quando termina il solitario?

Il solitario si ritiene concluso quando vengono completate le 4 basi con una scala crescente dall’asso fino al K, naturalmente ognuna con il suo seme.

Talvolta però capita che non ci siano più mosse disponibili, situazione che viene definita stallo. In questo caso il solitario non è riuscito, quindi non ti resta altro che rimescolare le carte e riprovare nuovamente.

Alcuni giocatori, per aumentare la difficoltà di gioco, prevedono la conclusione del solitario entro un determinato lasso di tempo. Se il gioco non viene portato a termine entro il tempo stabilito, il solitario non è riuscito.

Solitario con le carte: le altre versioni

Esistono tante altre versioni del solitario che si adattano ad ogni esigenza.

Tra i più semplici in assoluto, dove la strategia conta poco ed è fondamentale la fortuna, c’è l’Orologio che si gioca con le carte napoletane. Altra variante molto nota è la Piramide, conosciuta anche come Campagna d’Egitto.

Un’altra versione molto famosa è Napoleone. Si ritiene che l’imperatore francese praticasse questo gioco prima della battaglia di Waterloo, convinto che portasse fortuna. Mai pronostico fu più sbagliato…

Ne possiamo citare ancora altre come Klondike, Freecell e Tredici che presentano piccole differenze e si adattano alle diverse preferenze dei giocatori.

Solitario: strategie e consigli

Come già anticipato il solitario è principalmente un gioco di fortuna e non esiste una strategia vera e propria. Seguendo alcuni consigli hai però più probabilità di concludere vittoriosamente il gioco. Eccoli:

  • non pescare dal mazzo fino a quando non sei completamente sicuro che non ci siano altre mosse disponibili;
  • cerca di non spostare le carte in colonne già formate, a meno che non ci siano un beneficio tangibile ed immediato;
  • gioca subito gli assi e i due;
  • sposta le carte da una colonna all’altra solo se questa mossa ti dà l’opportunità di liberare una carta capovolta.

Piccoli trucchi da tenere a mente per ottenere la vittoria con maggiori probabilità.

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