Carte francesi: quante sono e quali sono i giochi più famosi

Le carte francesi vengono utilizzate abitualmente nei giochi più comuni: dal poker al black jack online fino al ramino. Ti sei mai chiesto quante ne sono? Perché l’asso può avere un doppio valore? Quali sono le origini? Continua a leggere l’articolo e troverai una risposta ad ognuna di queste domande per saziare la tua fame di curiosità.

Carte francesi, quante sono?

Le carte francesi in totale sono 54 ed il mazzo principale comprende: 2 jolly e 13 carte per ognuno dei 4 semi (cuore, quadri, fiori e picche). I cuori ed i quadri sono colorati di rosso, mentre i fiori e le picche di nero.

Ognuno dei 4 semi ha 13 carte:

  • un asso;
  • 9 carte numeriche che vanno dal 2 al 10;
  • 3 figure: un fante (J), una regina (Q) ed un re (K).

Quali sono i giochi più famosi delle carte francesi?

Le carte francesi sono state fonte di ispirazione per vari giochi, che hanno attraversato epoche storiche diverse e coinvolto ogni ceto sociale, dalla nobiltà fino al popolo. Ecco un elenco dei giochi più famosi.

Il poker

Il poker è probabilmente il gioco “principe” delle carte francesi, anche se ne esistono diverse varianti. Le più famose sono il poker all’italiana ed il poker Texas Hold’em. 

L’obiettivo è realizzare la migliore combinazione di carte, che va dalla semplice coppia fino alla scala di colore, per aggiudicarsi la vincita nel “piatto”.

Dopo che il mazziere ha distribuito le carte, i giocatori devono piazzare una puntata iniziale, con la possibilità di rilanciare se hanno mani buone o semplicemente per bluffare. Per poter partecipare bisogna pareggiare la puntata di un altro giocatore, oppure abbandonare la mano, cioè “foldare”.

A seconda delle varianti ci sono più giri di puntate e le carte possono anche essere cambiate.

Il Black Jack

Questo gioco ha origini francesi ed inizialmente si chiamava “Ventuno”, nome che è stato poi modificato in blackJack negli Stati Uniti. Si utilizzano da 1 a 6 mazzi di carte da gioco francesi e c’è un solo giocatore che sfida il “banco”. L’obiettivo è raggiungere la somma 21, o almeno superare la somma ottenuta dal banco.

Il ramino

Un gioco di carte francesi molto divertente è il ramino che ha origini anglosassoni. Anche in questo caso ci sono diverse varianti e come struttura il gioco è piuttosto simile alla “scala 40”. L’obiettivo finale è legare le proprie carte per poter chiudere, o comunque raggiungere un punteggio non troppo penalizzante in caso di chiusura dell’avversario.

Il burraco

Il burraco è un gioco italiano, che prende però ispirazione dalla pinnacola greca. Si gioca con due mazzi di carte francesi, jolly compresi. Si può giocare singolarmente oppure in coppia fino ad un massimo di 4 persone. L’obiettivo è finire le carte in mano prima dell’avversario, o della coppia avversaria. Prima però bisogna fare almeno un burraco, cioè una combinazione o una scala di almeno 7 carte, e aver giocato i due mazzi di carte preparati all’inizio.

Le origini delle carte francesi

Le carte francesi hanno una storia molto lunga e affondano le loro radici addirittura ai tempi delle prime Crociate. I soldati cristiani, per intrattenere il tempo, si divertivano a giocare con le carte arabe, portate poi in Europa.

Nel Vecchio Continente le carte arabe iniziarono ad evolversi a seconda dei paesi: nacquero così le carte napoletane, le carte tedesche e appunto le carte francesi. I giochi con le carte francesi inizialmente erano soprattutto un passatempo per le classi nobiliari, per poi diffondersi rapidamente anche tra il popolo.

Dai semi mamelucchi si passò ai semi tedeschi: ghiande, cuori, foglie e campanelli. I francesi “ingentilirono” i semi delle carte, adottando forme anche più pratiche da un punto di vista grafico: cuori, quadri, fiori e picche.

Nel tardo Medioevo le figure rappresentavano le famiglie reali delle varie dinastie europee. In Inghilterra addirittura vigeva la regola che il valore della carta veniva stabilito in base al sesso della persona regnante. Se ad esempio sul trono c’era un uomo, allora il re era la carta più alta. Viceversa, se sul trono sedeva una donna, la regina era la carta dal valore più alto.

Curiosità sul valore dell’asso

Fino al XVIII secolo la carta di gioco più alta era il re, mentre l’asso era quella più bassa. Come ben sai l’asso oggi è invece considerato la carta dal valore più alto. Come mai questo cambiamento? Anche in questo caso sembra ci sia lo zampino dei cugini transalpini.

Secondo gli storici questo cambiamento si verificò dopo la Rivoluzione francese, durante la quale il popolo, considerato da sempre la classe più debole, stravolse l’ordine precostituito dando vita a movimenti partiti dal basso.

Anche l’asso fu quindi elevato da carta più debole a quella più forte, rappresentando simbolicamente il popolo che pose fine alla dittatura della nobiltà. A tal proposito è molto interessante anche la storia legata all’asso di picche, che puoi leggere in questo articolo.

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