Carte milanesi: storia, caratteristiche e curiosità

Le carte milanesi fanno parte del variegato patrimonio storico delle carte italiane, che presentano tratti e caratteristiche che variano da regione a regione.

Il mazzo milanese presenta peculiarità molto interessanti, poiché è a stile francese e si differenzia quindi dagli altri mazzi italiani. Il suo stile ricorda molto quello dei mazzi svizzeri, con la differenza che quest’ultimo non presenta indici numerici sulle carte.

Non ci resta che conoscere meglio i tratti peculiari delle carte milanesi: la storia, le origini e le curiosità più interessanti.

La storia delle carte milanesi

Si stima che le carte da gioco in Italia furono introdotte a cavallo tra il ‘200 e il ‘300 dagli spagnoli, a loro volta importate in Spagna dai Mamelucchi.

A Milano le carte da gioco erano già diffuse nel corso del XIV secolo alla corte di Gian Galeazzo Visconti. Tra i primi mazzi milanesi a noi noti c’è il cosiddetto “mazzo degli dei”, suddiviso in 4 semi: Aquile, Falconi, Cani e Colombe.

Nel corso del ‘400 si diffusero tanti altri mazzi di carte nella città meneghina, come il “mazzo Colleoni” noto anche come “Tarocchi dei Visconti” e il “mazzo di Modrone”.

Il mazzo Colleoni è uno dei più importanti poiché divenne modello di ispirazione per tutti gli altri mazzi lombardi. Nell’800 le carte milanesi si standardizzarono e hanno mantenuto il loro stile più o meno intatto fino ai giorni nostri.

Le caratteristiche delle carte milanesi

Le carte milanesi si differenziano dalle altre carte italiane a stile spagnolo principalmente per i semi, che sono quelli delle carte francesi: cuori, quadri, fiori e picche. Inoltre si caratterizzano per illustrazioni molto più raffinate e ricche di particolari e di colori.

Le carte figurate ad esempio non sono intere, come negli altri mazzi tradizionali italiani, ma sono rappresentate da figure doppie con divisione orizzontale.

Una delle carte più particolari è il fante di fiori, che sfoggia un corpetto su cui campeggia lo stemma di un biscione, il simbolo araldico della casata dei Visconti.

Le carte milanesi, a differenza degli altri mazzi a semi francesi, sono leggermente più strette e hanno dimensioni pari a 51 x 91 mm.

Dove si utilizzano le carte milanesi

Le carte milanesi si utilizzano principalmente a Milano e anche nel Canton Ticino, ma nella cosiddetta variante estera. Quelle lombarde sono le città più identitarie per quanto riguarda le carte, infatti si usano ben 3 diversi mazzi a seconda del territorio: le milanesi, le bergamasche e le bresciane. Mentre le prime sono in stile francese, le altre due sono invece in stile italiano-settentrionale.

Un chiaro indizio del forte attaccamento che ogni città ha nei confronti delle sue tradizioni.

I giochi più diffusi con le carte milanesi

Le carte milanesi, anche se presentano i semi francesi, si prestano perfettamente ai giochi tipici della tradizione italiana come la scopa, lo scopone, il tressette e la briscola.

A proposito di briscola, c’è una variante particolarmente diffusa in Lombardia che si chiama “Briscola Cinquecento”, nota più semplicemente come “Marianna”.

Le dinamiche di gioco e i punteggi sono gli stessi del gioco tradizionale, ma la differenza principale è rappresentata dalle “Marianne”, cioè l’accoppiata di re e cavallo dello stesso seme che vale 40 punti.

Altro gioco molto diffuso in Lombardia è il “Ciapanò”, variante del Tressette e denominazione milanese del “Traversone”. Si tratta semplicemente del “Tressette a perdere” e, se un giocatore riesce a cedere tutte le carte da punto, guadagna 11 punti.

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