Pinnacolo: storia, regole e strategie del gioco

Il pinnacolo è un gioco piuttosto diffuso in Italia e risulta anche abbastanza semplice. Ha dato vita a numerose varianti come il burraco, il ramino e la canasta, giochi che hanno regole piuttosto simili anche se con qualche variazione. Non ci resta che scoprire questo simpatico gioco: origini, regole, punteggi e curiosità.

Le origini del pinnacolo

Il pinnacolo probabilmente deriva da un gioco inglese chiamato “pinochle”. Si sviluppa negli anni ’30, a cavallo delle due guerre mondiali, e continua ad essere apprezzato per diversi anni. Viene gradualmente sostituito da altri giochi, fino a ritornare nuovamente popolare negli ultimi anni.

Pinnacolo: le regole principali

Per giocare a pinnacolo servono innanzitutto: due mazzi di carte francesi, un foglio di carta ed una matita. Si può giocare in 2 oppure a coppia in 4.

Con un’estrazione viene scelto il mazziere che mischia il mazzo e, dopo la classica “smazzata” ad opera del giocatore alla sua destra, distribuisce 13 carte agli altri partecipanti a gruppi di 3 o 4 in senso orario.

Le carte rimanenti vengono collocate al centro per tavolo, scoprendo quella in cima che formerà il cosiddetto “pozzetto”.

Durante la distribuzione la venticinquesima carta viene girata e stabilisce il seme predominante, un po’ come succede nella briscola. La stessa carta viene poi reinserita nel mazzo e può essere pescata durante il gioco come tutte le altre.

Inizia il primo giocatore alla sinistra del mazziere che deve pescare una carta dal mazzo coperto, cercando di realizzare delle combinazioni. Si possono creare:

  • tris;
  • poker;
  • scale di colore di almeno 3 carte (ma non quelle ibride).

L’obiettivo del gioco è liberarsi quanto prima di tutte le carte in mano, tranne una che deve essere usata per lo scarto finale obbligatorio.

Dopo la mossa del primo giocatore, gli altri partecipanti possono attingere anche dal pozzetto.

I punteggi del pinnacolo

La chiusura non è però l’unico obiettivo del pinnacolo. La partita termina infatti al raggiungimento di 1.000, 1.500, 2.000 o 2.500 punti. Saranno i giocatori a decidere il punteggio da raggiungere in base al numero di partecipanti ed al tempo da destinare al gioco.

Alla conclusione di ogni partita inizia il conteggio dei punteggi totalizzati da ogni giocatore. In base ai valori delle carte rimaste in mano ad ogni giocatore, il punteggio viene decurtato. Il 2 nero, di picche o di fiori, viene definito pinella ed ha una grande importanza nel gioco sia perché funge da jolly sia perché vale molti punti.

I valori delle carte sono i seguenti:

  • pinelle e jolly: 25 punti;
  • asso: 15 punti;
  • 10: 10 punti;
  • Re: 4 punti;
  • Regina: 3 punti;
  • Jack: 2 punti.

In alcune varianti il conteggio dei punti è più semplice e si determina nel seguente modo:

  • le carte da 2 a 5: 2 punti;
  • le carte dal 6 al Re: 6 punti;
  • asso: 15 punti;
  • pinelle e jolly: 25 punti.

Attenzione però: il punteggio finale è determinato anche dalle differenti combinazioni realizzate.

I poker e le scale composte da 7 o più carte, senza jolly o pinelle, valgono il doppio. In tal caso si procede alla somma di ogni singola carta, per poi raddoppiare il totale finale.

Se un giocatore al termine di una mano non è riuscito ad aprire, vede raddoppiare il valore di tutte le carte in mano con una decurtazione del punteggio totale ottenuto fino a quel momento.

Il gioco si conclude nel momento in cui il giocatore, o la coppia di giocatori, raggiunge il punteggio massimo prefissato all’inizio.

Strategie utili

Calare a terra tutte le carte prima degli avversari è il principale obiettivo del pinnacolo, eppure potrebbe non essere sufficiente. Bisogna seguire una strategia ben precisa per totalizzare quanti più punti possibili e massimizzare ogni “calata”.

Alcuni giocatori poco esperti tendono a liberarsi quanto prima delle carte in mano, senza una strategia definita. Questo potrebbe essere un errore. Ricordandosi che è previsto lo scarto obbligatorio di una carta prima della chiusura, così facendo c’è il rischio di restare con carte spaiate, cioè che non possono essere usate in altre combinazioni. In tal caso è necessario pescare altre carte, riducendo le possibilità di chiusura.

Bisogna quindi seguire una strategia paziente e lungimirante per sfruttare al meglio le carte a disposizione. Se ad esempio hai 3, 4, 5, e 7 di cuori, vale la pena aspettare un po’ prima di calare, sperando che esca un 6 di cuori per realizzare una scala più lunga che ti regala più punti.

Allo stesso modo se hai un tris di K è consigliabile aspettare sperando che arrivi il quarto K, per realizzare un poker che raddoppia i punti. Ricorda infine che le pinelle ed i jolly, usati per realizzare delle combinazioni, possono essere sostituiti con le carte che rappresentano. Se ad esempio un jolly equivale a J di fiori, e tu in mano hai J di fiori, sfrutta al volo l’occasione e sostituiscilo subito.

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