Giochi popolari nelle regioni italiane
I nostri nonni riuscivano a divertirsi ugualmente anche senza tv, videogiochi, tablet e connessione Internet. Come? Inventandosi giochi semplici da fare con oggetti facilmente reperibili, sfruttando tutta la loro inventiva e la loro fantasia.
Anche a distanza di anni, molti di questi giochi popolari sono sopravvissuti e vengono praticati non solo dagli anziani, ma anche dai bambini. La cosa interessante è che in ogni regione ci sono giochi caratteristici, impregnati di una tradizione antica e che rappresentano il lascito ereditario dei nostri nonni.
Curioso di conoscerli? Ecco alcuni dei giochi più popolari ed amati nelle regioni italiane.
Cirulla, la scopa “rivisitata” in Liguria
Se chiedi ad un ligure cos’è la cirulla, sicuramente ti saprà rispondere. É un gioco molto simile alla scopa, ma con delle varianti.
Se tra le carte a terra escono due assi, allora la smazzata si annulla e le carte vengono distribuite nuovamente. Se invece la somma delle carte iniziali è pari a 15, si assegna un punto al mazziere; se invece la somma è pari a 30, il mazziere ne guadagna 2. Infine se la somma è inferiore a 10, si assegnano 3 punti al mazziere.
La cosa interessante è che questo gioco pare sia nato a cavallo tra il ‘500 ed il ‘700, ma è stato tramandato di generazione in generazione fino ai giorni nostri.
La scopa, il gioco più classico della Campania
Se la cirulla è popolarissima in Liguria, in Campania il gioco “principe” è sicuramente la scopa. Un gioco molto semplice, tant’è che è uno dei primi insegnati ai bambini che si stanno avvicinando al mondo delle carte.
Nel mazzo ci sono 4 punti: carte a lungo, carte denari, primiera e sette bello. A questi si aggiunge l’eventuale scopa, che vale un punto. Vince chi per primo arriva ad 11 punti, in caso di arrivo a pari punti si prosegue ad oltranza.
Sembra che la scopa sia ancora più antica della cirulla, infatti si racconta che veniva praticato già nel ‘400 nel porto di Napoli, dove pescatori e pirati si giocavano i loro bottini.
Palet, lo sport tradizionale valdostano
Il palet, più che uno dei giochi tradizionali italiani, può essere considerato uno sport valdostano che ricorda molto il gioco delle bocce.
Il palet è sostanzialmente un dischetto di ferro bianco, usato come boccino. Per iniziare la partita bisogna lanciare il palet su un piano di terra battuta. I giocatori, a turno, devono lanciare i loro dischetti per avvicinarsi quanto più possibile al palet.
Il gioco dell’oca: le sue origini toscane
Anche se il gioco dell’oca ha origini antichissime, che risalgono addirittura all’Egitto dei Faraoni, ed è conosciuto in tutta Italia, è molto popolare soprattutto in Toscana.
Alcuni documenti attestano infatti che, alla fine del XVI secolo, il gioco fu donato dal Granduca di Toscana Francesco I al sovrano di Spagna Filippo II, a dimostrazione di quanto fosse già molto diffuso nella regione.
A Firenze lo scorso anno è anche stato inaugurato il primo gioco dell’oca a grandezza naturale realizzato con argilla di recupero. Tra l’altro il gioco è molto semplice: i giocatori devono arrivare per primi alla fine di un percorso lanciando dei dadi, incontrando una serie di ostacoli nel corso del tragitto.
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Vieni a scoprire di cosa si tratta, ma non dimenticare mai che il gioco è puro divertimento e come tale va inteso. Dunque, gioca sempre con responsabilità!