Storia, curiosità e caratteristiche delle carte fiorentine

Nel ricco panorama delle carte regionali italiane meritano sicuramente una menzione le carte fiorentine, che si caratterizzano per il loro stile elegante e raffinato e le dimensioni extralarge. Le carte fiorentine, che misurano 101 x 67 mm, sono in assoluto le più grandi in Italia.

Fanno parte del gruppo di semi francesi, diffuso soprattutto nel Nord Italia e che comprende altre carte come quelle genovesi, piemontesi e milanesi.

Le carte fiorentine sono praticamente simili a quelle toscane, fatta eccezione per le misure: le prime hanno dimensioni più ampie rispetto alle seconde.

La storia e l’evoluzione delle carte fiorentine

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Nella Firenze medievale non era così semplice, infatti un’ordinanza risalente al 1377 vietava l’utilizzo dei naibi, cioè il nome originale di provenienza araba delle carte da gioco.

Tuttavia diversi documenti attestano nel corso del ‘400 la presenza di diversi cartari in città, come Antonio di Giovanni di Ser Francesco e Jacopo Poggino, che producevano matrici di legno finalizzate a realizzare carte da gioco.

Questo lascia intendere che nel XV secolo, benché a Firenze il gioco fosse proibito, c’erano delle bische clandestine dove dilettarsi con il gioco.

Le prime concessioni arrivarono nel 1477, quando fu dato il via libera a giochi come il “pilucchino” e il “gioco delle minchiate”, dove si usavano carte simili ai tarocchi.

Le carte fiorentine si diffusero in questo periodo principalmente a Firenze ed erano grandi 67 x 101 mm, leggermente più grandi rispetto a quelle toscane che si usavano in tutta la regione.

Le fiorentine si distinguevano anche per un disegno più accurato e per le figure in pose differenti. Dopo la metà del ‘900 la produzione di carte fiorentine divenne sempre meno frequente, fino ad essere completamente sostituite da quelle toscane.

Oggi le toscane vengono prodotte in due formati: 67 x 101 mm (chiamate “toscane vecchie” perché ricordano le dimensioni delle antiche carte fiorentine) e 88 x 58 mm.

Le particolarità e le caratteristiche delle carte fiorentine

I mazzi fiorentini sono composti da 40 carte, 10 per ogni seme: picche, quadri (noti anche come denari o mattoni), fiori e cuori.

Le carte numerali vanno dall’1 al 7, mentre l’8, il 9 e il 10 sono rappresentati dalle canoniche 3 figure: il fante, chiamato anche gobbo, la donna e il re, detto anche regio. Il valore delle figure può variare a seconda della tipologia di gioco.

Le carte fiorentine presentano una particolarità rispetto a tutte le altre tipologie di carte di seme francese: le figure sono intere anziché specchiate.

I disegni sono particolarmente curati e dettagliati, anche se gli assi rispetto alle carte francesi risultano più piccoli.

Giochi da fare con le carte fiorentine

Le carte fiorentine, pur avendo i semi francesi, sono 40 e quindi si prestano ai tipici giochi della tradizione italiana.

Tra questi c’è il sette e mezzo, dove il mazziere affronta gli altri giocatori in senso antiorario. Gli “sfidanti” hanno l’obiettivo di fare 7 e mezzo o comunque di ottenere un punteggio superiore rispetto al mazziere.

Altro gioco tipico che si può praticare con le carte fiorentine è la scopa, disponibile in tante varianti. Una delle più famose è lo scopone, che si gioca in 4 persone (2 contro 2).

E poi ci sono altri giochi molto amati nella tradizione dei giochi italiani, come la briscola e il tressette con le relative varianti.

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