Ok il prezzo è giusto! il quiz show che impazzava tra gli anni ’80 e ’90

Tra i game show televisivi più amati ed apprezzati della tv italiana c’è Ok il prezzo è giusto! che, dopo L’eredità e La Ruota della Fortuna, è anche il più longevo con le sue 3.466 puntate.

Il programma vanta inoltre un altro record, infatti è stato l’unico ad essere trasmesso in periodi diversi su tutti e 3 i canali Mediaset: prima su Italia 1, poi su Rete 4 e infine su Canale 5.

Il quiz game prendeva spunto da un gioco americano, The Price is Right, e l’obiettivo dei concorrenti era indovinare il prezzo di un oggetto mostrato in vetrina, o quanto meno avvicinarsi il più possibile.

I conduttori di Ok il prezzo è giusto!

Il primo storico presentatore di Ok il prezzo è giusto! fu Gigi Sabani nel 1983, che rimase alla conduzione della trasmissione fino al 1986.

Nel 1987 subentrò Iva Zanicchi, che divenne il volto ufficiale del quiz game per ben 13 anni di fila. Solo per brevi periodi la cantante-conduttrice fu sostituita da Emanuela Folliero, quando era impegnata con le elezioni per il Parlamento Europeo e quindi non poteva apparire in video per la par condicio, e da Maria Teresa Ruta che condusse l’ultima edizione andata in onda dal settembre del 2000 all’aprile del 2001.

Qual era il regolamento del gioco?

Si iniziava selezionando 4 persone a caso tra il pubblico ed il gioco consisteva in due manches che prevedevano lo stesso funzionamento.

Alla formula “Apriti Sesamo!” si apriva una vetrina che conteneva il cosiddetto “oggetto-invito”, del quale i concorrenti dovevano provare ad indovinare il prezzo.

Il concorrente che indovinava il prezzo giusto, o che comunque maggiormente si avvicinava, dopo una breve intervista si aggiudicava l’oggetto-invita ed accedeva ad un altro gioco che metteva in palio un premio in denaro o altri prodotti. Ad ogni modo accedeva al gioco finale della ruota.

Il posto lasciato vuoto veniva colmato da un altro concorrente chiamato tra il pubblico ed il tutto si ripeteva fino a 4 volte. I 4 vincitori di ogni manches si sfidavano quindi alla ruota, con l’obiettivo di avvicinarsi quanto più possibile al 100. Proprio il gioco della ruota ha dato vita ad uno dei tormentoni più diffusi degli anni ’80 e ’90, vale a dire “cento, cento, cento…” che il pubblico intonava per incoraggiare il concorrente. Chi riusciva a fare 100 in un solo colpo vinceva un milione di lire.

Alla fase finale approdavano i due vincitori delle precedenti manches. Veniva presentata una prima vetrina con un oggetto ed il finalista che aveva vinto di più durante la puntata poteva scegliere se tenerlo o cambiarlo a beneficio della seconda vetrina, di cui però non conosceva il contenuto. La vetrina scartata era assegnata all’altro finalista.

Entrambi i giocatori dovevano indovinare il valore della loro rispettiva vetrina, o avvicinarsi quanto più possibile alla somma esatta. Il vincitore finale si portava a casa tutti i premi presenti della sua vetrina.

Dalla A alla Z: passato e presente della TV italiana!

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