Briscola: il gioco di carte più amato delle festività

La briscola rientra sicuramente tra i giochi di carte più amati in assoluto. Le regole sono piuttosto facili da imparare ed infatti il gioco è praticato sia da grandi che da piccini. Si può giocare in due oppure a quattro formando delle coppie, ma anche in 3, in 5 o in 6 in alcune varianti.

Si gioca in tutte le regioni del Paese, spesso intorno a tavole imbandite durante le festività natalizie o nelle lunghe sere d’inverno, diventando così un passatempo sociale e familiare che ha contribuito a mantenere viva una parte importante del patrimonio culturale italiano.

Ma cos’è esattamente la Briscola, come si gioca, e quali sono le sue regole fondamentali? In questo articolo, esploreremo la storia, le regole, le strategie e il fascino intramontabile di questo gioco.

Briscola: dove affonda le sue radici?

Come si gioca a Briscola: cosa serve per giocare

Punti Briscola: come calcolare il punteggio

Varianti Briscola: nuovi modi di giocare

Domande sulla Briscola

Conclusioni sulla Briscola

Briscola: dove affonda le sue radici?

Non c’è molta chiarezza sulle origini di questo gioco. Si presume che derivi da un gioco olandese del ‘500, mentre altri ritengono che sia originario della Francia o addirittura dei paesi scandinavi.

In Italia il primo riferimento al gioco risale al 1828, mentre la prima citazione letteraria è presente in un poema scritto da Gioacchino Belli nel 1847. Nel 1888 comparve addirittura un trattato sulla briscola.

Il gioco si è diffuso rapidamente in Italia a cavallo tra l’800 ed il ‘900 ed ogni regione lo ha reinterpretato con piccole modifiche nelle regole della briscola. È particolarmente diffuso in Toscana, Liguria, Campania e Sicilia, ma viene giocato in tutto il Bel Paese con alcune varianti locali.

Oltre che in Italia, la Briscola è giocata anche in altre parti del mondo, tra cui alcuni paesi dell’America Latina, dove gli immigrati italiani hanno portato con sé questa tradizione.

Come si gioca a Briscola: cosa serve per giocare

Dopo questo breve tour nel passato, è giunto il momento di capire come si gioca a Briscola.

Prima di tutto, è necessario un mazzo di 40 carte italiane. Una volta designato il mazziere, vengono distribuite 3 carte ad ogni giocatore in senso anti-orario, indipendentemente che si giochi a 2 o a 4. Il mazzo rimanente viene collocato al centro del tavolo e si gira una carta, che rappresenta la briscola e che sarà presa per ultima.

I termini principali da conoscere sono i seguenti:

  • smazzata: fase di gioco che comincia con la distribuzione delle carte e termina con il conteggio dei punti;
  • giocata: la fase in cui il giocatore cala sul tavolo la carta prescelta;
  • mano: la fase del gioco di una smazzata in cui tutti i giocatori effettuano una giocata;
  • partita: la fase di gioco composta da uno o più smazzate.

Vediamo ora come si svolge una comune partita a Briscola:

  • inizia a giocare il primo giocatore alla destra del mazziere e, nelle giocate successive, è di mano il giocatore che ha fatto la presa;
  • ogni giocatore pone sul tavolo una carta scoperta;
  • il seme di mano è rappresentato dalla carta giocata dal giocatore di mano;
  • vince la mano chi gioca la briscola più alta, oppure chi gioca la carta più alta del seme di mano;
  • ogni giocatore è libero di giocare la carta che vuole, senza necessariamente rispondere al seme di mano;
  • il giocatore che vince la mano prende tutte le carte sul tavolo e pesca la prima carta del mazzo, seguito in senso anti-orario dagli altri giocatori. Sarà sempre lui a giocare la prima carta nella mano successiva e determinare quindi il seme di mano.

Secondo le regole della briscola, la smazzata si conclude con l’ultima mano, composta da tre prese. Generalmente è la mano più importante, poiché i giocatori tendono a conservare le carte più alte fino alla fine.

Segni briscola: una comunicazione silenziosa

Mentre si gioca a Briscola, non è possibile comunicare verbalmente con i propri compagni, ma alcune varianti consentono di scambiarsi segni convenzionali. Negli anni ’70 in Toscana si utilizzavano questi segni per segnalare le carte in mano, molti dei quali sono ancora attuali:

  • strizzare l’occhio: asso;
  • stringere le labbra lateralmente: 3;
  • cacciare fuori la punta della lingua con le labbra socchiuse: re;
  • alzare una spalla: fante;
  • mano in posizione obliqua dalla spalla sinistra verso quella destra: 7;
  • mano sullo stomaco e simulazione di un bacio: 6;
  • arricciare le narici: 5, 4 o 2.

La comunicazione con il proprio compagno può rivelarsi un’ottima strategia Briscola, utile tanto quanto la lettura delle carte da Briscola, ma si può essere facilmente scoperti dagli avversari, quindi ricorda sempre di fare attenzione durante la comunicazione. Inoltre, tieni a mente che non tutte le varianti consentono di comunicare.

Punti Briscola: come calcolare il punteggio

Nella Briscola, non tutte le carte hanno lo stesso valore. Ecco una panoramica dei punti assegnati alle carte principali:

I punti a briscola si suddividono in questo modo:

  • asso: 11 punti;
  • 3: 10 punti;
  • re: 4 punti;
  • cavallo: 3 punti:
  • fante: 2 punti.

Tutte le altre carte, dal 2 al 7, non hanno alcun valore e vengono chiamate “lisci”. La presa va quindi fatta tenendo presente i valori delle carte appena indicati.

Nel mazzo sono disponibili 120 punti, quindi vince chi ne totalizza almeno 61. Se entrambi i giocatori hanno totalizzato 60 punti, si prosegue ad oltranza. Generalmente si gioca al meglio di 3, quindi chi si aggiudica 2 partite vince. Ovviamente ognuno può personalizzare il gioco come meglio crede.

Varianti Briscola: nuovi modi di giocare

Ogni zona d’Italia ha rivisitato il gioco della briscola, apportando piccole modifiche. Nel basso Piemonte, ad esempio, il valore del 3 e del 7 vengono invertiti. Il 7 quindi diventa la carta più alta dopo l’asso, mentre il 3 viene retrocesso ad un normale liscio.

Stessa cosa succede in Toscana, dove i valori della donna e del fante (meglio conosciuto come gobbo) si invertono.

La donna viene quindi subito dopo il re, mentre il fante subito dopo la donna.C’è poi un’altra variante definita briscola a chiamata, in cui i giocatori sono ben 5. In tal caso, colui che chiama, annuncia il proprio compagno senza sapere chi sia: questi verrà scelto in base alla carta necessaria per il giocatore che chiama e dovrà aiutarlo per tutta la partita senza farsi scoprire dagli avversari.

Domande sulla Briscola

Quante carte vengono distribuite a Briscola?

Nel gioco della Briscola classico, il mazziere distribuisce tre carte a tutti i giocatori.

Come si determinano i punti delle carte in Briscola?

Una volta completata la partita, vengono conteggiate solo le carte con figure, i Tre e gli Assi.

Quali sono i valori delle carte in Briscola?

Le uniche carte che possiedono un valore sono l’Asso (11 punti), il Tre (10 punti), il Re (4 punti), il Cavallo (3 punti) e la Donna (2 punti).

È possibile giocare a Briscola online?

Come moltissimi altri giochi di carte tradizionali, è possibile giocare a Briscola online sia contro bot, sia con veri e propri videogiocatori.

Conclusioni sulla Briscola

La Briscola è molto più di un semplice gioco di carte: è una parte integrante della cultura italiana che, grazie alla sua semplicità e profondità strategica, continua a essere ampiamente praticata in tutto il mondo.

Le sue radici storiche, le numerose varianti e il suo valore come occasione di socializzazione rendono la Briscola un passatempo unico, capace di unire persone di tutte le età e provenienze, soprattutto durante le festività in mezzo a giochi da tavolo e vari trucchi con le carte napoletane. Che si giochi per divertimento o per competizione, la Briscola rimane una delle gemme nascoste tra i giochi con carte italiane tradizionali grazie al suo fascino che attraversa generazioni e confini.