Film di Pupi Avati sul poker: “Regalo di Natale”

Il poker ha ispirato tanti film del cinema internazionale, molti dei quali tratti proprio da storie vere. Dopo aver raccolto la lista dei migliori film sul poker, spostiamo l’attenzione anche sul cinema italiano, che a sua volta ha tratto ispirazione da questo affascinante gioco.

Uno dei film più belli sfornati dal cinema italiano dedicato al poker è “Regalo di Natale”, firmato da Pupi Avati ed uscito nel 1986. Un film crudo e sanguigno che ha ottenuto molte critiche lusinghiere.

Il film si incentra sul poker come metafora della vita. In una mano di poker ogni giocatore può mascherare le carte che ha e, all’occorrenza, bluffare. Prima o poi però arriva il momento dello showdown, quello in cui bisogna mostrate le carte e, metaforicamente, gettare la maschera e mostrare quello che si è realmente.

Diamo uno sguardo alla trama del film e al cast.

La trama di “Regalo di Natale”, film di Pupi Avati sul poker

Quattro vecchi amici si riuniscono a Bologna la notte di Natale per dare ad una partita di poker, che però di amichevole ha ben poco.

Oltre ad un bel po’ di soldi, i giocatori mettono sul tavolo i loro fallimenti, le loro sconfitte e le loro delusioni. Al quartetto si aggiunge un personaggio misterioso, un industriale piuttosto ricco, noto come un perdente nato che dovrebbe essere il “pollo” da spennare.

Tutti e 4 gli amici hanno alle spalle una storia molto difficile. Franco, interpretato da Diego Abatantuono, è proprietario di un cinema di Milano in crisi da un po’ di tempo; Stefano, interpretato da George Eastman, è un istruttore di palestra segretamente omosessuale; Alessandro Haber veste i panni di Gabriele e scrive critiche cinematografiche, ma viene scarsamente considerato dai suoi colleghi; infine Ugo, interpretato da Gianni Cavina, è un mediocre televenditore in una tv privata, ha divorziato con la moglie e ha un pessimo rapporto con i 4 figli.

Inizialmente Franco non vuole partecipare alla riunione, poiché non parla da 10 anni per vecchie ruggini con Ugo, un tempo il suo miglior amico. Decide però di partecipare nella speranza di vincere e rimettere in sesto il suo cinema malandato.

Ben presto la sfida si riduce a due protagonisti principali: Franco ed il misterioso industriale Santelia, interpretato da Carlo Delle Piane. Sembra che Franco stia per avere la meglio, quanto perde due brutte mani. L’avvocato in realtà era un baro professionista e si era messo d’accordo proprio con Ugo per “spennare” l’amico Franco.

3 curiosità del film

Ci sono diverse curiosità legate al film. Una di queste è che la parte di Franco, andata poi a Diego Abatantuono, era stata inizialmente offerta a Lino Banfi, ma l’attore pugliese l’aveva rifiutata.

L’altra curiosità è legato proprio a Diego Abatantuono che, dopo essere diventato una star del cinema italiano nei film comici, si cimenta per la prima volta e con risultati egregi in una parte drammatica.

Si dice che un attore comico sappia interpretare meglio di chiunque altro le parti drammatiche. Forse è proprio per questo motivo che Pupi Avati ha fatto di tutto per affidare questa parte ad un attore comico: prima Lino Banfi e poi Diego Abatantuono.

Ecco la terza e ultima curiosità: il film è girato interamente a Bologna, ad eccezione della scena iniziale nel ristorante della stazione, girata nella vecchia sala d’aspetto della stazione di Fontivegge di Perugia.

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