Poker cinese: regole e differenze col Texas Hold’em

Dopo tante partite di Texas Hold’em cerchi qualcosa di diverso? Allora il poker cinese può essere la risposta alla tua voglia di novità. Il poker cinese, definito anche Pusoy, è un gioco molto diffuso nelle comunità asiatiche sdoganato da un po’ di tempo anche in Occidente grazie al player russo Alex Kravchenko. Si ispira al Texas Hold’em poiché i punti sono uguali ma la modalità di gioco è sostanzialmente diversa. Scopriamo allora questo divertente gioco, accendendo i riflettori su modalità di gioco, regole e bonus.

Poker cinese: le regole

Si usa un mazzo di carte francesi da 52 carte e possono partecipare da 2 a 4 giocatori, ai quali vengono distribuite 13 carte. I player devono poi ridistribuire le carte ricevute in tre gruppi:

• front, dove vanno collocate 3 carte;
• middle, dove vanno collocate 5 carte;
• back, dove vanno collocate 5 carte.

Le carte vanno collocate con un punteggio pokeristico crescente. In pratica quindi la fila back deve essere più forte di quella middle e la fila middle deve essere più forte della front.

Nel front il punteggio più alto possibile è ovviamente il tris, poiché possono essere posizionate solo 3 carte. Se non si rispetta la regola dell’ordine crescente, si perde contro tutti gli altri giocatori.

Dopo che ogni giocatore ha sistemato le sue carte, si procede all’ideale showdown. Naturalmente i front si confronteranno con i front, i middle con i mille ed i back con i back.

Come conteggiare i punti?

Altra differenza con il Texas Hold’em: non si punta ad ogni giro di scommesse ma vince il giocatore che totalizza il maggior numero di punti. Il calcolo dei punti può variare a seconda dei metodi utilizzati.

Il metodo 2-4 prevede che ad ogni mano vinta corrisponde un punto (+1) e ad ogni mano persa viene sottratto un punto (-1). In pratica chi vince in 2 gruppi su 3, ottiene un punto.

Il metodo 1-6, che è anche quello più diffuso, assegna invece un punto per ogni fila vincente. Se un giocatore ottiene il punteggio migliore sia nel front che nel back, ottiene 2 punti, che vengono sottratti all’avversario.

C’è poi lo scoop, condizione che si verifica quando il giocatore vince tutte e 3 le file (front, middle e back). Il metodo 2-4 assegna +4 a chi ha ottenuto lo scoop ed un -4 a chi lo ha subito; il metodo 1-6 invece assegna un +3 a chi lo ha ottenuto ed un -3 a chi lo ha subito.

I punti da assegnare possono comunque essere concordati tra i giocatori e variare in base al metodi scelto.

I bonus del poker cinese

Al termine di ogni giocata si confrontano le file, alle quali si aggiungono i bonus o le royalties. Si tratta di punti aggiuntivi che vengono assegnati quando si creano combinazioni particolarmente forti. Ecco i bonus per ogni fila.

Back:

• scala: 2 punti;
• colore: 4 punti;
• full: 6 punti;
• poker: 10 punti;
• scala a colore: 15 punti;
• scala reale: 25 punti.

Middle:

• scala: 4 punti;
• colore: 8 punti;
• full: 12 punti;
• poker: 20 punti;
• scala a colore: 30 punti;
• scala reale: 50 punti.

Front:

• coppia di 6: 1 punto;
• coppia di 7: 2 punti;
• coppia di 8: 3 punti;
• coppia di 9: 4 punti;
• coppia di 10: 5 punti;
• coppia di J: 6 punti;
• coppia di Q: 7 punti;
• coppia di K: 8 punti;
• coppia d’assi: 9 punti;
• tris: 20 punti.

Poker cinese: le strategie più utilizzate

La fortuna è sicuramente una componente importante nel poker cinese, ma esistono anche delle strategie da seguire. Alcuni giocatori ad esempio puntano forte sulla linea front per evitare di subire uno scoop, anche se inevitabilmente devono sacrificare il middle ed il back. Altri invece preferiscono mettere il punto più forte nella linea back, per poi completare il resto. Molto dipende ovviamente dalla tipologia di carte che arrivano, quindi per essere un bravo giocatore devi mixare sapientemente strategia e fortuna.

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