Domino: le regole del gioco con le tessere

Mai sentito parlare dell’effetto domino? É un’espressione che prende spunto dal gioco con le tessere che si chiama appunto domino. In realtà esistono molte varianti ed ogni può cimentarsi nella specialità che preferisce. Si tratta di un gioco piuttosto semplice, che richiede attenzione e come sempre un po’ di fortuna.

Il domino è caratterizzato dalla presenza di tessere che possono essere realizzate in legno, osso, avorio, metallo ed anche plastica. Ogni tessera è suddivisa in due parti che riportano due simboli numerici. Il domino classico è composto da 28 tessere che ha su ciascuna metà un valore compreso tra 0 e 6. Una tessera che ha lo stesso valore su entrambe le metà viene chiamata doppio. La versione di domino con 28 tessere è definita anche doppio 6.

Ecco come si gioca al domino classico, la sua storia e quali sono le regole.

Le origini del domino

Il domino è un gioco che vanta origini antichissime e quanto pare era molto popolare nei paesi orientali. Si presume che sia un derivato, o meglio un’estensione del gioco dei dadi. In Europa tuttavia è arrivato piuttosto tardi e si è diffuso a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, introdotto da viaggiatori italiani.

Curiosamente invece il domino gode di una grandissima popolarità nei paesi latinoamericani, soprattutto nei Caraibi Ispani. Essendo un gioco molto versatile, si sono sviluppate differenti versioni a seconda dell’area geografica.

Le regole del domino classico

Per iniziare la partita viene distribuito un numero di tessere coperte uguale a tutti i giocatori. Chi ha la tessera con il doppio 6 deve metterla sul tavolo, tenendo coperte le altre.

Il giocatore successivo può attaccare ad una delle due metà una tessera che abbia un 6, mettendola in contatto con la tessera già presente.

Tocca poi al giocatore successivo che può attaccare una tessera che abbia lo stesso valore della tessera piazzata dal giocatore precedente.

Si prosegue così ad oltranza fino a creare una linea di gioco dove i giocatori, quando è il loro turno, possono aggiungere di volta in volta altre tessere.

Si può giocare in 2, 3 o 4 giocatori oppure in coppia.

La catena delle tessere

La catena delle tessere rappresenta il cuore pulsante del gioco, poiché è lì che i giocatori devono provare ad attaccare le loro tessere.

La catena non deve essere necessariamente dritta, anzi spesso assume curve e forme diverse per adattarsi anche alla dimensione del tavolo. Volendo si può giocare anche a terra per avere maggiore spazio a disposizione, se il tavolo non è grande abbastanza.

Chi non può attaccare altre tessere alla catena è costretto a passare il turno. Il primo giocatore che esaurisce tutte le sue tessere vince la partita.

Se nessun giocatore è più in grado di agganciare tessere alla catena, caso piuttosto insolito, vince la partita chi ha il minor numero di tessere.

Le regole dell’effetto domino

Una delle varianti più simpatiche e creative del domino si chiama appunto effetto domino. Si tratta più che altro di un gioco d’abilità che ha un notevole impatto visivo.

In pratica il giocatore mette in piedi ed in fila una serie di tessere, a poca distanza l’una dall’altra. Ognuno può sbizzarrirsi nei disegni, che possono essere animali, scritte o addirittura persone. Una volta completata la disposizione basta un piccolo tocco alla prima tessera della fila che, cadendo, avvierà una spettacolare reazione a catena.

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