Come giocare a scacchi: le regole del gioco

Ti hanno sempre appassionato gli scacchi ma nessuno ti ha mai spiegato come giocare? Nessun problema, non è mai troppo tardi per iniziare. In questo articolo ti spiego come giocare a scacchi e come si muovono i pezzi.

Prima di iniziare sfatiamo alcuni tabù: per giocare a scacchi non necessariamente devi avere un’intelligenza fuori dalla media o una pazienza di Giobbe! Una persona con un IQ molto alto, che non ha mai giocato a scacchi, può prendere una sonora batosta da una persona con un’intelligenza nella media che invece ha una grande esperienza.

Inoltre, se non sei una persona paziente, puoi tranquillamente alzarti dal tavolo e prepararti un buon caffè nell’attesa che l’avversario faccia la sua mossa. Fatta questa premessa immergiamoci completamente nel mondo degli scacchi per conoscerne tutti i segreti.

Regole di base degli scacchi

Gli scacchi si giocano su una tavola di forma quadrata, chiamata scacchiera, e composta da 64 caselle, chiamate anche case, di due colori diversi ed alternati.

Ogni giocatore ha a disposizione:

• 8 pedoni;
• 2 torri;
• 2 alfieri;
• 2 cavalli;
• 1 re;
• 1 regina.

L’obiettivo principale del gioco è fare scacco matto al re, cioè catturarlo e rendere vana ogni sua mossa per sfuggire. L’apertura, secondo il regolamento, spetta sempre a chi ha i pezzi bianchi. Ogni pezzo si muove in un determinato modo e non può occupare una casella in cui si trova un pezzo dello stesso colore. Può invece spingersi in una casella occupata da un pezzo avversario così da catturarlo.

Come si muovono i pezzi sulla scacchiera?

Come già anticipato ogni pezzo può muoversi in un determinato modo. Analizziamo le peculiarità e le caratteristiche di ogni pezzo, tenendo presente che tutti possono “mangiare” tutti. Quindi anche il pedone, considerato il pezzo più debole, può mangiare il re.

Il pedone

Alla prima mossa il pedone può muoversi di una o due caselle mentre nelle mosse successive può spostarsi solo di una casa. Il pedone non può mai muoversi all’indietro e può catturare gli avversari solo spostandosi in diagonale. Se un pedone raggiunge l’ottava traversa può trasformarsi in un pezzo qualsiasi scelto dal giocatore.

Il cavallo

Il cavallo può spostarsi lungo 3 caselle come desidera, l’importante è che faccia un movimento ad “L”. É l’unico pezzo che può “saltare” sia alleati che avversari. Inoltre, pur trovandosi dietro i pedoni, può muoversi anche senza spostarli.

L’alfiere

L’alfiere può muoversi solo in diagonale fino alla prima casella libera e la sua casa d’arrivo non può essere occupata da un pezzo alleato.

La torre

La torre può muoversi sia in orizzontale che in verticale fino all’ultima casella libera. Insieme al re dà vita ad una mossa particolare, l’arrocco, che consente di spostare due pezzi in un’unica mossa. Inoltre solo in fase di arrocco il re può spostarsi di due caselle.

La regina

Il pezzo più forte degli scacchi è la regina, un tempo conosciuta anche come “generale” o “stratega”. Può spostarsi come muove, orizzontalmente, verticalmente o diagonalmente, fino alla prima casella libera.

Il re

Come puoi immaginare il re è il pezzo più importante e va difeso a tutti i costi. La sua caduta equivale infatti alla sconfitta finale. Il re può muoversi in tutte le direzioni ma solo di una casella, a patto ovviamente che non sia minacciato da un pezzo avversario.

Quando il re è minacciato, si dice che è sotto scacco. Nel caso in cui il re non può effettuare più alcuna mossa per fuggire alla cattura, allora si parla di scacco matto. Chi ha portato a termine lo scacco matto, vince la partita.

Lo stallo

Esiste poi lo stallo, una situazione particolare in cui un giocatore non può fare più alcuna mossa, anche se non si trova sotto scacco. In questi casi si determina la fine della partita che, di fatto, si concludere con un pareggio.

Se si trovi in condizione di grande svantaggio numerico, ricorrere allo stallo è un‘ottima strategia per limitare i danni ed evitare la sconfitta. Naturalmente non è così facile come sembra, perciò devi giocare molto per fare esperienza e affinare al meglio le tue strategie.

In linea di massima devi già preparare nella tua mente un piano d’attacco, pensando almeno 4-5 mosse avanti e provando a intuire le possibili mosse dell’avversario.

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