Chemin de fer, le regole del gioco nato nell’Italia Medievale
Lo chemin de fer è un gioco che per larghi tratti richiama il baccarat, soprattutto per quanto riguarda il punteggio e le carte usate. Quello che cambia è invece lo svolgimento del gioco. I giocatori si dispongono intorno ad un tavolo ed il senso del gioco è orario. C’è un giocatore che fa il banco e tutti gli altri rappresentano invece gli sfidanti. Conosciamo meglio le regole di questo gioco, ma prima facciamo un salto indietro per conoscere le sue origini che affondano le radici in tempi molto antichi.
La storia dello chemin de fer
A differenza di quanto suggerisca il nome, lo chemin de fer non ha origini francesi bensì italiane. Sembra infatti che la prima versione del gioco iniziò a circolare nel periodo medievale in Italia, ma al posto delle carte francesi veniva usati i tarocchi, a quel tempo destinati ad un pubblico d’elite.
Nel 1400 lo chemin de fer trovò la sua piena consacrazione in Francia, grazie soprattutto a re Carlo VIII che ne fece il gioco ufficiale di corte. I nobili si appassionarono particolarmente a questo gioco che conobbe il suo massimo splendore nel ‘700.
Lo chemin de fer ha spopolato fino ai giorni nostri anche negli Stati Uniti ed in Sudamerica, dove viene chiamato con nomi diversi pur avendo le stesse regole. A proposito di regole, è giunto il momento di capire come si gioca allo chemin de fer!
Come si gioca allo chemin de fer
Come anticipato nell’introduzione c’è un banco, rappresentato da un giocatore, che sfida tutti gli altri partecipanti. Si gioca con 6 mazzi di 52 carte francesi ciascuno e possono partecipare da 2 fino a 9 persone. L’obiettivo è battere il banco, cercando di avvicinarsi quanto più possibile al 9. Il 9 è anche il punteggio massimo, mentre quello minimo è 10. Il banco passa di mano in mano e idealmente attraversa diverse stazioni come se fosse una locomotiva. Per questo il gioco si chiama “chemin de fer”, che in francese significa ferrovia.
Il giocatore che tiene il banco punta una somma che gli altri partecipanti possono chiamare totalmente o parzialmente, fino a coprire l’intero importo. Il 10 e le figure valgono 0 mentre le altre carte mantengono il loro valore nominale. Sono validi solo i punteggi inferiori a 10, quindi non vanno calcolate le decine. Se ad esempio un giocatore ha un totale di 18 ottenuto con due 9, il punteggio reale è di 8, cioè 18-10. Nello chemin de fer in pratica non è possibile sballare, a differenza del blackjack o del sette e mezzo. Quando un giocatore batte il banco a sua volta diventa il banco e lo gestisce nel giro successivo.
Le varie fasi del gioco
Il regolamento dello chemin de fer prevede che le scommesse vadano fatte prima della distribuzione delle carte. Il banco distribuisce 2 carte a se stesso e 2 al giocatore che, in base al punteggio, può decidere se chiamare un’altra carta oppure stare.
Se il punteggio delle due carte è 8 oppure 9, non è possibile chiamare una terza carta. Se un giocatore totalizza 8, deve proclamare ad alta voce “le petit”, se invece totalizza 9 deve dichiarare “le brutal”.
Il giocatore, se vince la mano, può ritirare la puntata. Il banco invece, se vince, può decidere di continuare a giocare mettendo la posta in gioco che in tal caso viene raddoppiata. In alternativa può ritirarsi e passare il banco a qualcun altro portandosi a casa la posta.
Se uno dei giocatori vuole puntare la stessa somma scommessa dal banco, deve dire ad alta voce “banco”. Se un giocatore perde per 3 volte consecutive dopo aver urlato “banco” non può più effettuare quella giocata.
Il banco ha ancora una terza opzione, cioè quella di dimezzare la posta in palio, ma solo dopo la terza vincita consecutiva. Se chi ha il banco decide di ritirarsi, cosa che può fare in qualsiasi momento, lo stesso banco viene messo all’asta.
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