Scopone scientifico: come si gioca?

Siete 4 amici al bar e non sapete come passare il tempo? La soluzione migliore è una bella partita di scopone scientifico, uno dei giochi più apprezzati della tradizione italiana. É una variante della scopa e si gioca in 4 persone, suddivise in due squadre da 2 giocatori.

Le origini del gioco non sono molto chiare, ma a quanto pare fu importato dalla Spagna nel XVII secolo. Tuttavia il primo documento ufficiale relativo allo scopone scientifico fu stampato nel 1937 nel Codice Chitarella, una famosa raccolta dei giochi di carte.

Dopo questa breve infarinatura possiamo concentrarci sullo scopone scientifico. Scopri le regole, i punteggi e le curiosità.

Scopone scientifico: le regole

Ci sono diverse varianti della scopa e lo scopone scientifico è sicuramente una delle più famose. Si gioca con il classico mazzo di 40 carte napoletane e ne vengono distribuite 10 per ogni giocatore. A terra quindi non viene messa nessuna carta. Nello scopone classico invece se ne distribuiscono 9 per ogni giocatore e 4 vengono messe a terra, ma questa versione è meno diffusa.

La prima mossa tocca al giocatore dopo al mazziere e poi a seguire tutti gli altri giocatori. Il gioco richiede una grande memoria ed un notevole intuito, in quanto è importante ricordare le carte già uscite e provare ad intuire quelle in mano al proprio compagno o agli avversari. I giocatori devono quindi fare un ragionamento ben preciso per stilare la strategia migliore, per questo motivo si chiama scopone scientifico.

L’obiettivo è fare più punti degli avversari ed arrivare per primi a 21, indicato convenzionalmente come il punteggio da raggiungere per conquistare la vittoria.

I punteggi dello scopone scientifico

I punteggi sono gli stessi della scopa e sono così suddivisi:

  • carte a lungo;
  • primiera;
  • carte a denari;
  • settebello.

Chi totalizza il maggiore numero di carte vince il punto delle carte a lungo. Considerando che il mazzo è di 40 carte, ne bastano 21 per conquistare questo punto.

Per la primiera il discorso è un po’ più complesso, soprattutto per chi non mastica di scopa o di carte napoletane. In pratica è necessario prendere una carta di ogni seme e confrontarla con quella dell’avversario. La carta che vale di più è il 7 (21 punti), seguita dal 6 (18 punti) e dall’asso (16 punti). Seguono il 5 (15 punti), il 4 (14 punti), il 3 (13 punti) ed il 2 (12 punti).

Il punto delle carte a denari viene assegnato ovviamente a chi totalizza il maggior numero di carte a denari. Infine il punto del settebello viene assegnato a chi prende il 7 di denari.

Poi c’è il punto della scopa, che si realizza quando con una presa non si lasciano più carte a terra. Attenzione però: la scopa fatta con l’ultima presa non è valida. In compenso, chi ha preso l’ultima carta, ha diritto a prendere quelle rimanenti a terra.

Differenza tra scopone scientifico e scopa

La principale differenza tra la scopa e lo scopone scientifico è di naturale strutturale. Nella scopa si distribuiscono inizialmente 3 carte ai giocatori e 4 a terra, più altre 3 carte nei giri successivi. Nello scopone scientifico invece si distribuiscono 10 carte per ogni giocatore e si procede fino alla fine senza altre distribuzioni.

Nella scopa vince chi arriva per primo ad 11, mentre nello scopone bisogna tagliare il traguardo dei 21 punti per portare a casa la vittoria. Come già accennato lo scopone richiede sicuramente notevoli capacità mnemoniche ed una livello di concentrazione maggiore rispetto alla scopa.

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