Regole della carambola: come giocare alla variante del biliardo
Il gioco della carambola si gioca su qualsiasi tavolo da biliardo classico, ma con delle notevoli differenze. Innanzitutto si può giocare in sole due persone e si utilizzano 3 palle in totale, generalmente di colore bianco, rosso e giallo.
Si gioca con due stecche, una per ogni giocatore, utilizzate per colpire le palline. Dopo questa breve infarinatura possiamo conoscere le regole della carambola.
Carambola: le regole per iniziare
Per prima cosa bisogna decidere chi è il giocatore che inizia la partita, che in gergo si definisce acchitare. Entrambi i contendenti lanciano le palle di gioco sul lato più lungo del tavolo, per poi farle rimbalzare su una sponda.
Il giocatore che fa arrivare la palla più vicina alla sponda di partenza, inizia la partita. Prima di cominciare bisogna decidere il punteggio massimo da raggiungere, che decreta la fine della sfida. Naturalmente vince chi per primo raggiunge il punteggio stabilito. Un giocatore ottiene un punto ogni volta che effettua una mossa corretta.
Il regolamento della carambola
Generalmente la palla rossa indica il pallino, le restanti due palle vengono invece divise tra i due giocatori che devono scegliere il rispettivo colore.
Come si gioca? Ogni giocatore deve colpire prima il pallino e poi la sua palla. Questa cosa può verificarsi un’infinità di volte, purché il pallino tocchi per prima la propria palla. In tal caso viene assegnato un punto. Se invece questa cosa non si verifica, allora il turno passa all’avversario.
Le diverse tipologie di gioco
La carambola, a differenza del biliardo, prevede diverse tipologie di gioco da scegliere in base alle proprie preferenze. Le più conosciute sono 4, eccole:
- libera: il giocatore con il pallino deve toccare entrambe le palle sul tavolo, direttamente o indirettamente, per ottenere un punto. Considerando che è una variante molto semplice, non è prevista nelle gare internazionali.
- a una sponda: la palla del giocatore deve toccare almeno una sponda per ottenere un punto, cosa che può avvenire in 3 modi. Nel primo caso la palla del giocatore deve toccare la palla dell’avversario, poi toccare una sponda ed infine il pallino; nel secondo caso la palla del giocatore deve toccare il pallino, poi una sponda ed infine la palla dell’avversario; nel terzo caso la palla del giocatore deve rimbalzare su una sponda e poi toccare la palla dell’avversario ed il pallino.
- a due sponde: simile alla variante ad una sponda, con la differenza che il proprio pallino deve toccare due sponde.
- a tre sponde: anche questa variante è simile a quella ad una sponda, ma il proprio pallino deve toccare tre sponde.
Ci sono poi altre varianti più complesse e particolari, come ad esempio:
- quadro: la pallina deve tornare in una zona specifica del biliardo decisa dal giocatore o dall’arbitro, dopo aver ottenuto un punto.
- artistica: una variante molto diffusa nelle gare di esibizioni, durante la quale i tiri vengono effettuati da posizioni molto difficili per rendere il gioco più spettacolare.
- 3 palle: le palline in gioco da 3 diventano 4. Le palline colorate vengono collocate a triangolo sul tavolo e l’obiettivo è colpirle con la propria pallina bianca. Se prima di colpire la prima palla si tocca una sponda, il punteggio si raddoppia.
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