Camila Giorgi: chi è la tennista italiana arrivata nella top 30

Una delle migliori giocatrici italiane degli ultimi anni, è così che può essere considerata Camila Giorgi. Se sei curioso di conoscere la storia della tennista nata a Macerata, continua a leggere l’articolo!

Camila Giorgi e il tennis

La campionessa Camila Giorgi nasce 31 dicembre 1991, a Macerata. Suo padre, Sergio, è argentino e sua mamma, Claudia Fullone, è italiana. Camila cresce con tre fratelli: Leandro, Amadeus e Antonella. A 5 anni inizia a muovere i primi passi sul campo da tennis instaurando fin da subito un legame indissolubile con la racchetta da gioco.

Nel 2005 comincia la sua carriera a livello juniores e passa in breve tempo a disputare tornei giovanili a livello internazionale. Nel 2011 arriva anche l’esordio a Wimbledon, che le consente di diventare in poco tempola numero 240 al mondo.

La scalata in classifica non si è però fermata qui: nel 2012 ottiene per la prima volta l’accesso alla top100. Un anno dopo deve arrendersi ad un brutto infortunio, nonostante questo però riesce comunque ad arrivare fino agli ottavi degli Australian Open e a difendere la sua posizione in classifica. Nel 2015 centra un grandissimo obiettivo: entrare nella top 30 battendo in un torneo WTA nello stesso anno Marija Šarapova, Viktoryja Azaranka, Caroline Wozniacki. Dopo questo grande traguardo però, un po’ per gli infortuni, un po’ per dei piccoli incidenti di percorso, la lanciatissima carriera della Giorgi subisce una brusca frenata che la riporta con i piedi per terra.

Il suo miglior anno in assoluto resta quello del 2018: quarti di finale a Wimbledon, secondo titolo WTA e il best ranking assoluto con la 26 esima posizione ATP.

Sergio Giorgi: padre e coach della tennista

Nel bene o nel male, una delle figure più significative della carriera di Camila è suo papà Sergio. Il 55enne nativo di Buenos Aires, figlio di un emigrante di Perugia arrivato in Argentina a costruire barche, oltre ad essere il papà della Giorgi, è uno dei personaggi più discussi del tennis italiano. Qualcuno lo apprezza per aver aiutato Camila a diventare una campionessa, altri invece ritengono che, con le doti atletiche di Camila, il risultato sia da considerarsi un mezzo fallimento.

Il declino della Giorgi

Nel 2016 la mancata risposta alla convocazione per lo spareggio contro la Spagna, le causò la rottura con la FIT e il mancato accesso alle Olimpiadi di Rio.

Uno scivolone graduale che ha portato Camila Giorgi fino al 75esimo posto in classifica e un solo titolo all’attivo. In quel momento anche il padre ammise le sue colpe, pur non dichiarandosi pentito delle scelte prese. A condizionare la Giorgi in questo declino incredibile fu sicuramente la morte della sorella, scomparsa in un terribile incidente stradale.

La stagione 2020 Camila Giorgi l’ha passata intorno alla centesima posizione. Attualmente Camila Giorgi è n. 76 del mondoPosizione comunque sufficiente per potersi conquistare il titolo di prima tennista italiana e soprattutto accedere direttamente al tabellone principale dell’Australian Open. Un risultato comunque ottimo.

La vita privata di Camilla Giorgi

Si sa ben poco della vita privata della campionessa di tennis che ha sempre preferito restare in ombra dinanzi alle telecamere. Una sua vecchia fiamma è stata Giacomo Miccini, anche lui stella del tennis. Pare che i due fino al 2017 fossero in procinto di sposarsi, ma la loro storia si è poi conclusa. Il profilo Instagram della campionessa Camila Giorgi è molto aggiornato anche se non pubblica nulla che riguardi la sua vita sentimentale.

Le storie degli sportivi sono sul nostro blog

Se ti piace scoprire traguardi, successi e curiosità degli sportivi italiani e non, ricorda che sul nostro blog trovi tantissime storie tutte da scoprire: dai grandi calciatori fino ai tennisti fino ai più grandi player di poker. Se i giochi casinò ti affascinano, su StarCasinò trovi tantissime opportunità per trascorrere le tue giornate all’insegna del divertimento e del relax! Gioca e divertiti, fallo sempre con la massima responsabilità.