Tom Dwan: la storia di “Durrr”, il giocatore più “loose aggressive” di sempre

Uno dei migliori giocatori attualmente in circolazione è Tom Dwan, conosciuto anche come “Durrrr”, il nickname che utilizzava nelle sue prime partite di poker online. Proprio l’online è stato il trampolino di lancio di Tom, riconosciuto da molti come il giocatore più “loose aggressive” di sempre.

La sua aria disincantata e lo sguardo smarrito lo fanno sembrare come un pesce fuor d’acqua, ma quell’atteggiamento è una tattica per sviare gli avversari. Dietro quel viso da agnello spaurito si nasconde infatti un lupo pronto a sbranare i suoi avversari senza pietà. E allora conosciamola meglio la storia avvincente ed entusiasmante di “Durrrr”.

L’ascesa di Tom Dwan: dall’online ai tavoli dei più grandi casinò live

Tom Dwan nacque ad Edison, nel New Jersey, il 30 luglio del 1986. Le sue prime esperienze con il poker furono online ed all’età di 17 anni aprì il suo primo conto su una poker room. I genitori gli regalarono 50 dollari e lui decise di investirli nel poker. Mai scelta fu più azzeccata: nel giro di 4 mesi “Durrrr” vinse la bellezza di 15.000 dollari!

I voti a scuola erano ottimi ed anche all’università stava seguendo un percorso brillante. Tuttavia il richiamo del poker era troppo forte e così, all’età di 19 anni, comunicò ai genitori che aveva intenzione di lasciare l’università per diventare un giocatore professionista di poker.

Nel 2005 Tom però aveva 19 anni e non poteva entrare nei casinò statunitensi, dove la maggiore età si raggiunge a 21 anni. Decise quindi di giocare live in Europa, dove iniziò a farsi un nome. Finalmente al raggiungimento dei 21 anni si aprirono per lui le porte di Las Vegas, dove poté misurarsi con ottimi risultati con i migliori giocatori professionisti di poker.

La “Durrrr challenge”, una sfida folle che dura da oltre 10 anni!

La “Durrrr challenge” fu lanciata da Tom Dwan e può essere considerata una delle sfide più folli ai tavoli da poker. La partita consisteva in una sfida cash game heads-up che prevedeva 50.000 mani nelle specialità NL Hold’em e PL Omaha.

Dwan era talmente convinto di essere superiore ai suoi avversari che scommetteva il triplo della cifra messa in palio dagli sfidanti. In pratica per ogni dollaro giocato dall’avversario, Tom ne metteva in gioco 3.

Il primo ad accettare la sfida fu Patrick Antonius, ottimo giocatore finlandese che venne letteralmente demolito da Dwan. Antonius, dopo 40.000 mani ed un passivo di 2 milioni di dollari, decise di pagare una penale e mollare il tavolo.

Il secondo sfidante fu Dan Cates e la sfida tra i due durò per circa 2 anni, dopo i quali Dwan era sotto di circa 1,2 milioni di dollari. Ci furono però dei problemi con la poker room che sponsorizzava Dwan e che si era impegnata a pagare parte delle sue perdite.

La poker room andò in bancarotta ma Dwan si impegnò a pagare 700.000 dollari di penalità. In teoria la partita è ancora aperta e chissà che i due un giorno non decidano di rimettersi al tavolo per completare la sfida.

Dopo quella batosta “Durrrr” fece perdere le sue tracce, dando vita alle teorie più disparate. Alcuni ritenevano che Tom fosse andato in fallimento, altri che si stava godendo la vita a Macao, teoria piuttosto probabile considerando che quella è ormai la nuova meta dei giocatori di gambling.

Tuttavia Tom, che recentemente ha fatto capolino sui tavoli verdi, ha dichiarato che il poker si è molto appiattito e che ci vorrebbero nuove idee per rinnovare il gioco e recuperare lo spirito di un tempo.

La “filosofia” di Tom Dwan al tavolo verde

Tow Dwan è considerato il più grande giocatore “loose aggressive” degli ultimi tempi, cioè un pokerista che gioca praticamente tutte le mani. Anche se lo stesso Dwan definisce “pura follia” alcune delle sue giocate, ha dichiarato che durante le partite metteva dei paletti seguendo 3 principi:

  • nonostante il gioco spettacolare e spumeggiante, bisogna pur foldare contro quei giocatori che non mollano mai il piatto, rendendo meno integrale il suo credo pokeristico;
  • non bisogna pensare alle mani vinte, ma soprattutto alle mani perse. Solo così si può imparare e migliorare;
  • il poker non è solo un gioco, ma una filosofia di vita in quanto aumenta le capacità di analisi anche nella quotidianità.

Un “Durrrr” dal cuore tenero

Tom Dwan ha messo a frutto il genio che madre natura gli ha donato, ma è anche molto generoso. In più occasioni infatti ha donato denaro o ha partecipato ad iniziative di beneficenza per sostenere le persone in difficoltà.

Ad esempio ha raccolto fondi destinati ad associazioni che si occupano del reintegro dei soldati dopo il servizio militare o dell’invio di medici ed infermieri nei paesi poveri. Nel 2008 durante le WPT Finals indossò stravaganti cappellini, che poi furono messi in vendita all’asta per raccogliere fondi da donare ai paesi del Terzo Mondo.

Le storie dei migliori giocatori di poker su StarCasinò!

Se ti è piaciuta la storia di Tom Dwan, puoi leggere la biografia di tutti i migliori giocatori di poker sul nostro blog. Se invece vuoi saggiare le tue abilità di pokerista, puoi divertirti ai tavoli online di StarCasinò. Un’ultima raccomandazione: occhio sempre al portafogli e non esagerare.