La UEFA Europa League è alla sua 52° edizione ed è la seconda competizione europea per club per ordine di importanza del vecchio continente. E’ iniziata il 4 agosto con le fasi preliminari e si concluderà il 31 maggio 2023 con la finale alla Puskas Arena di Budapest, in Ungheria. Nello stadio ungherese si sarebbe dovuto giocare già lo scorso anno, ma a causa della pandemia da Covid-19, le città scelte per le finali delle coppe europee sono slittate di un anno. I campioni in carica sono i tedeschi dell’Eintracht di Francoforte, che oltre al trofeo hanno ottenuto il diritto di partecipare alla nuova edizione della Champions League.
La manifestazione è riservata a 32 club europei, che accedono classificandosi, nei rispettivi campionati nazionali, subito dopo i posti utili per la Champions League o vincendo la rispettiva coppa nazionale. Infine, accede di diritto la vincitrice della Conference League.
Le italiane che partecipano all’edizione 2022/23 di Europa League sono la Roma di José Mourinho e la Lazio di Maurizio Sarri. Entrambi gli allenatori delle formazioni romane hanno già conquistato il trofeo: lo Special One con Porto e Manchester United, mentre Sarri con il Chelsea.
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La formula attuale prevede che le 32 compagini europee vengano suddivise in 8 gironi all’italiana con partite di andata e ritorno. Vediamo quali sono stati i gironi di Europa League 2022/23 e analizziamo chi ha passato il turno:
Le scommesse in questa fase della manifestazione sono state varie e contando sul fatto che nella migliore delle ipotesi per ogni girone sono due le squadre che accedono alla fase successiva, le chance sono state maggiori! Infatti solo chi è arrivato prima nel girone accede direttamente agli ottavi. Mentre le seconde disputeranno uno spareggio contro le terze dei gironi di Champions.
Nel Girone A l’Arsenal è stata senza dubbio la principale favorita per il passaggio del turno, riuscendoci da capolista. I Gunners di Mikel Arteta hanno vinto molto entro i confini inglesi, ma praticamente nulla a livello internazionale. In bacheca contano 1 Coppa delle Fiere – l’antenata della UEFA Europa League che comunque è priva di valenza europea tant’è che nelle sue statistiche all time l’attuale manifestazione non la prende in considerazione – e 1 Coppa delle Coppe, che non si disputa più dal 1999 (anno in cui venne soppressa). L’Arsenal si è sempre distinta per la bassa età media della rosa, un club che crede da anni nella linea verde. Un progetto simile necessita di far acquisire ai propri calciatori esperienza a livello internazionale, e questo potrebbe essere uno dei motivi per cui potrebbe fare fatica nelle fasi finali del torneo.
Il Girone B, forse, è stato quello con meno qualità. I turchi del Fenerbahce sono stati leggermente più avanti sulle rivali, contendendosi il primato con il Rennes costretto ai playoff. La Dinamo Kiev, essendosi un po’ smembrata durante l’ultimo anno di guerra, ha già salutato l’Europa nella fase a gruppi.
Il Girone C è il girone della Roma. Nulla togliendo a Betis Siviglia, HJK Helsinki e Ludogorets, ma sulla carta la Roma è almeno tre spanne sopra le sue avversarie. La squadra di Jose Mourinho, con la vittoria nella prima edizione della Conference League, ha acquisito personalità e fiducia nei propri mezzi. In più, con gli arrivi di Paulo Dybala e del “Gallo” Andrea Belotti, lo Special One può contare su un reparto offensivo di tutto rispetto. A seguire era il Betis Siviglia l’altra candidata per il passaggio del turno e gli spagnoli hanno dominato il girone accedendo al successivo stage. Nonostante esser finiti ai playoff, l’allenatore portoghese della Roma sa benissimo come si vince queste manifestazioni, avendo già trionfato con il Porto e il Manchester United. I giallorossi hanno tutte le carte in regola per dire la propria anche in Italia. Magari non finiranno la stagione da vincente della Serie A, ma senza dubbio potranno mettere il bastone tra le ruote a Milan, Inter, Napoli e Juventus per la conquista di un posto nella prossima Champions League.
Nel Girone D lo Sporting Braga avrebbe dovuto vincere a mani basse la fase iniziale del torneo. Il club portoghese rispetto alle altre contendenti è più abituato a certi palcoscenici. In ambito internazionale i portoghesi hanno in bacheca la Coppa Intertoto del 2008, l’antenata dell’attuale Conference League, mentre in Europa League possono vantare la disputa della finale 2011 nella sfida tutta portoghese contro il Porto guidato da André Villas-Boas.
Ma a vincere il girone è stata l’Union Saint Gilloise, il club belga che per un soffio si è trovato a disputare gli ottavi della competizione. Mentre l’Union Berlino, per un solo punto, è stato costretto ai playoff.
Più difficile il girone E del Manchester United. Seppur i Diavoli Rossi siano la squadra con più qualità del girone, e sulla carta anche una delle principali favorite alla vittoria finale della competizione, il passaggio del turno non era poi tanto scontato per Cristiano Ronaldo e compagni. Real Sociedad e Sheriff Tiraspol non sono stati avversari da sottovalutare. Soprattutto gli spagnoli della Real Sociedad, che strappa per la differenza reti il primato del girone ai diavoli rossi costretti ai playoff.
Principale favorito del Girone G c’è stato sicuramente il Friburgo che ha rispettato i pronostici passando da primatista. Mentre nel Girone H il Monaco è stato costretto ai playoff con il Ferencvaros che è passato agli ottavi di Europa League per differenza reti.
Dalla passata edizione la formula della UEFA Europa League ha subìto una modifica. Infatti, dalla stagione 2021/22, accedono direttamente agli ottavi di finale le prime di ogni girone. Le seconde classificate, per disputare la fase successiva del torneo, dovranno prima scontrarsi in uno spareggio contro le terze classificate dei gironi di Champions League.
L’Europa League è una competizione in cui si realizzano tanti gol, per questo motivo gli Over sono molto più frequenti degli Under. Si predilige molto più la sostanza che la tattica, infatti anche i segni gol-gol trovano spesso riscontro rispetto i no gol.
In queste fasi del torneo non è semplice pronosticare scommesse sulla vincente di Europa League, anche se competono dei club su cui si potrebbe già puntare come l’Arsenal e il Friburgo.
Come già accennato, le due squadre italiane a disputare l’edizione 2022/23 sono state, al momento, due: Roma e Lazio. Infatti, in virtù del regolamento della competizione e della presenza in Champions League di Milan, Inter, Napoli e Juventus, un’altra squadra italiana poteva trovarsi nelle fasi successive di Europa League e questo club è la Juve di Massimiliano Allegri.
Tra le due romane, quella che avrebbe avuto più possibilità di vincere la competizione è la Roma di José Mourinho. I giallorossi lo scorso anno si sono resi protagonisti della Conference League, vincendo la prima edizione di questo nuovo torneo continentale. Durante la campagna acquisti di questa estate, sono arrivati giocatori d’esperienza che hanno rinforzato la già buona rosa giallorossa. Dalla Juventus è arrivato Paulo Dybala, mentre dal Torino l’ex capitano granata Andrea Belotti. Un altro importante acquisto è stato Zeki Celik, arrivato dal Lille per 7 milioni di euro. Inoltre, ha raggiunto la corte dello Special One anche Nemanja Matic, svincolato dal Manchester United. I giallorossi possono contare su un allenatore di assoluto spessore, quel Josè Mourinho che la scorsa stagione è diventato il primo allenatore della storia a vincere le 3 competizioni europee per club. Sono due le edizioni di Europa League vinte dallo Special One: nel 2003 con il Porto e nel 2017 con il Manchester United.
Anche la Lazio può contare su un allenatore vincente in ambito europeo. Maurizio Sarri, infatti, alla guida del Chelsea, trionfò in questa competizione nel 2019, nella finale tutta inglese contro l’Arsenal. Nella rosa biancoceleste chi ha vinto in Europa League è Pedro, che proprio con Sarri si laureò campione segnando anche uno dei quattro gol del Chelsea all’Olympic di Baku. Sarri può contare su un gruppo invidiabile in cui giganteggiano Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Felipe Anderson. Dal mercato estivo, inoltre, è arrivato Alessio Romagnoli, l’ex capitano del Milan fresco di scudetto, che ha portato esperienza nel reparto difensivo.