La UEFA Europa Conference League, nota maggiormente come Conference League, è alla sua seconda edizione e rappresenta la terza competizione per club più prestigiosa del vecchio continente. La località scelta per ospitare la finale di Conference League 2022/23 è la Eden Arena di Praga, in Repubblica Ceca. Il torneo prevede 32 partecipanti, scelti attraverso una scrematura avvenuta con le qualificazioni preliminari svolte a luglio. Sulla base di un Ranking UEFA, ad ogni nazione europea viene riservato uno o due posti a cui si può accedere mediante piazzamento nel rispettivo campionato nazionale di appartenenza. La particolarità della Conference League sta nel non prevedere delle qualificazioni dirette attraverso il raggiungimento di una certa posizione nel proprio campionato. Infatti, ci sono ben tre turni di qualificazione, seguiti da spareggi finali, che vanno a coinvolgere più di 150 squadre di tutta Europa. Come la Champions e l’Europa League, anche la Conference, terminate le qualificazioni, prevede 8 gironi all’italiana con eliminazioni dirette, con andata e ritorno, fino alla finale che si disputa in gara singola. Nonostante se ne parlasse già nel 2015, la prima edizione di Conference League si è giocata nella stagione 2021/22 e i giallorossi guidati da Josè Mourinho sono stati i primi vincitori della storia di questo torneo. La finale si giocò all’Arena Kombetare di Tirana, in Albania, e la Roma trionfò di misura sul Feyenoord grazie alla rete di Nicolò Zaniolo. A seguito di tale vittoria, lo Special One è diventato il primo allenatore della storia ad aver vinto tutte e tre le competizioni UEFA in attività. Infine, sollevare il trofeo al cielo permette di aggiudicarsi il diritto di partecipare alla successiva edizione di UEFA Europa League.
Su StarCasinò Bet puoi scoprire le quote di tutti i match di Conference League 2022/23. Chi sarà, dopo la Roma, ad aggiudicarsi il trofeo della neonata competizione UEFA? Le papabili candidate sono tante, ma ovviamente, in quanto italiani, faremo il tifo per la Fiorentina, l’unica squadra del Bel Paese che è riuscita a partecipare al torneo passando dal turno preliminare. Trionfare in questa competizione è alla portata del club di proprietà dell’italo-americano Rocco Commisso, la cui rosa però dovrà fare i conti con le energie da spendere in campionato per migliorare il percorso della passata stagione. La Viola, con ogni probabilità, è esclusa dalla corsa scudetto, ma le quote scommesse sulla Serie A la indicano come una squadra in salute che darà filo a torcere anche ai top club come Milan, Inter, Juventus e Napoli.
Come in Champions ed Europa League, la UEFA ha optato anche per la Conference League il limite di 32 partecipanti al tabellone finale che parte con i gironi. Ecco quali sono stati gli 8 gironi di Conference League 2022/23:
Ad accedere direttamente alla fase successiva del torneo è la prima di ogni girone. La seconda, invece, dovrà scontrarsi, a seguito di sorteggio, con una terza arrivata nei Gironi di Europa League. La vittoria nel playoff consentirà di accedere agli ottavi di finale di Conference, proseguendo, così, nel tabellone che si concluderà con la finale di Praga a maggio. Si tratta di una regola introdotta proprio con il torneo di Conference League, permettendo anche alle escluse di Europa League di proseguire in uno dei cammini europei previsti dalla UEFA. Spareggi, quindi, non per nulla facili considerando che le quote scommesse sull’Europa League lasciano poco spazio all’immaginazione dei piccoli club di Conference.
Trattandosi di squadre la cui stra maggioranza di esse difficilmente si vedono in competizioni europee, le sfide sono ricche di emozioni e di goal, pertanto, quantomeno nei giorni, tutto può succedere. Nel Girone A, forse anche per patriottismo, davamo la Fiorentina favorita sulle altre pretendenti. La squadra guidata da Vincenzo Italiano, durante la passata stagione, ha dimostrato di esprimere un buon calcio sottolineando non solo le qualità individuali della rosa, ma anche le competenze tattiche dell’allenatore. Come avversario che poteva mettere il bastone tra le ruote alla Viola era individuabile l’Istanbul Basaksehir, che infatti è riuscita a primeggiare nel girone seppur per la differenza reti. Per proseguire il suo cammino in Conference League, la Fiorentina deve passare dagli spareggi.
Il Girone B e il Girone D sono stati decisamente i più interessanti della competizione, dove abbiamo trovato squadre che nell’ultimo decennio hanno partecipato anche alla Champions League. Nel primo è stata una bella lotta tra Anderlecht e West Ham, con gli inglesi che passano da capolisti. Mentre nel secondo Nizza e Partizan di Belgrado hanno duellato per aggiudicarsi la prima posizione e sono stati i francesi ad accedere direttamente agli ottavi senza passare dai playoff.
Il Girone C è stato monopolizzato dal Villareal, l’unica squadra delle quattro ad avere una storia “europea”. Gli spagnoli, infatti, in passato hanno partecipato diverse volte sia in Champions League che in Coppa UEFA poi divenuta l’attuale Europa League. Nel 2021, l’allora squadra allenata da Unai Emery, trionfò nella finale giocata contro il Manchester United. In quell’edizione i pronostici erano a favore dei Red Devils di Ole Gunnar Solskjaer, come per il resto anche nell’Europa League 2022/23.
Nel Girone E tre squadre su quattro (AZ Alkmaar, Dnipro e Apollon) sono squadre abituate a giocare nei palcoscenici europei. Favoriti gli olandesi dell’AZ Alkmaar che, seguiti dal Dnipro, non hanno deluso le aspettative.
Dal Girone F passa da capolista del gruppo il Djurgarden, con il Gent ai playoff. Nel Gruppo G, invece, sono stati i turchi del Sivasspor ad accedere agli ottavi. Nel Girone H, infine, festeggia lo Slovan Bratislava ai danni del Basilea costretto ai playoff.
Più facile pronosticare i risultati delle squadre blasonate, le quali giocando con club poco abituati ai riflettori continentali, spesso passeggiano sul red carpet. Le sfide meno emozionanti sulla carta, se si vuole escludere il segno fisso, come anche over/under e gol/no gol, potrebbero più facilmente trovare riscontro con Somma gol 1-3. Ma considerata l’imprevedibilità del torneo, perché focalizzarsi solo sulle puntate pre-match? Seguendo l’evolversi di ciascuna partita le scommesse live potrebbero trovare più soddisfazione.
Con l’introduzione di questa terza competizione europea per club, la UEFA ha consentito anche a squadre che in Europa non avevano mai giocato, di assaporare dei palcoscenici importanti. Non è un torneo facile, in cui generalmente la voglia di mettersi in mostra cozza con la strategia e la tattica. Per questo motivo sono tanti i gol realizzati in ciascuna partita, in cui l’Over trova decisamente più spazio rispetto l’Under. Prediligendo molto più la sostanza, anche i segni gol-gol trovano spesso più riscontro rispetto i no gol.
Se si vuole diventare pioniere di questa nuova competizione UEFA, allora è necessario imparare a conoscere le squadre meno rinomate. Ciò può diventare un upgrade in grado di prevedere e pronosticare meglio tutte le sfide che la Conference League mette a disposizione. A tal fine, le scommesse sportive online sui campionati nazionali aiutano il giocatore ad intuire più facilmente che tipo di prestazione una squadra potrebbe svolgere in Conference League.
Come già segnalato nei paragrafi precedenti, l’unica squadra italiana a partecipare alla Conference League 2022/23 è la Fiorentina. La squadra allenata da Vincenzo Italiano è entrata nel torneo giocando l’ultima fase di qualificazione nella gara di andata e ritorno contro il Twente. Nel primo duello la Fiorentina ipotecò l’ingresso in Conference League vincendo per 2-1 con le reti di Nico Gonzalez e Cabral. Nella gara di ritorno, ai ragazzi di Italiano bastò un pari a porte inviolate guadagnato anche grazie al miracolo di Terracciano, che in pieno recupero, evitò ai Viola di giocarsi la partecipazione in Conference ai tempi supplementari.
Il club gigliato dispone di una rosa di tutto rispetto che ben può disputare due importanti competizioni come la Serie A e la Conference League. Arthur Cabral, Sofyan Amrabat e Antonin Barak se riusciranno a dosare le forze potranno essere gli uomini giusti in grado di trascinare i compagni verso le fasi finali della terza competizione più importante per club a livello europeo.
Al suo primo anno sulla panchina viola, Vincenzo Italiano agguanta l’obiettivo che il duo Commisso-Barone si erano prefissati con l’inizio del progetto Fiorentina: raggiungere un posto in Europa, propedeutico al piano di brandizzare tutto ciò che ruota attorno al Mondo Viola. Anche se la Viola è entrata dallo scantinato, rimane comunque un risultato che a Firenze mancava da qualche anno. Negli anni 2000 i Gigliati si trovavano spesso in Champions League, trascinati dai gol di Gabriel Batistuta e dall’eleganza di Manuel Rui Costa. Ben più lontani sono gli Anni ’60, in cui la Fiorentina si rendeva protagonista sia in Italia che oltre i confini tricolori. Periodo d’oro che portò nella bacheca gigliata due campionati italiani, una Coppa delle Coppe – che all’epoca si disputava tra le squadre vincitrici delle principali coppe nazionali – e una Mitropa Cup, la più antica competizione europea che non si gioca più dal 1992.