Triangolo di Pascal: come funziona e come usarlo per recuperare le perdite
Chi ha poco dimestichezza col gambling potrebbe pensare che la roulette e la matematica siano su due frequenze completamente diverse: in fondo la prima è un gioco e la seconda è una scienza. In realtà roulette e matematica incrociano spesso i loro cammini ed il triangolo di Pascal ne è un esempio perfetto della loro unione.
Cos’è il triangolo di Pascal? É un sistema di gioco, più semplice di quanto possa sembrare, che consente di recuperare le perdite con puntate sempre più alte. Un giocatore in perdita ha fondamentalmente due opzioni: lasciare il tavolo oppure provare a recuperare il denaro speso, uscendone così in pari.
In questo sistema riveste una grande importanza la matematica, che detta uno schema statistico e preciso per limitare i danni. Analizziamo più nel dettaglio come funziona il triangolo di Pascal e come sfruttarlo al meglio.
Funzionamento del triangolo di Pascal
Per capire meglio il funzionamento del triangolo di Pascal è sufficiente visionare lo schema sottostante.
Ecco come funziona il sistema: devi partire dal numero 1 in alto a sinistra e poi sommare i numeri presenti sulle colonne in diagonale da destra a sinistra. Si ottiene così la seguente progressione matematica: 1 – 2 – 4 – 8 – 16 – 32 – 64 – 128 – 256 – 512. In realtà è uno schema già esistente e conosciuto col termine Martingala, utilizzato soprattutto nella roulette.
Cosa fare da un punto di vista pratico? Durante il gioco devi puntare tanto quanto indicato nelle righe del triangolo. Partendo sempre dal primo numero in alto a sinistra, hai due opzioni:
- ad ogni colpo perso, spostati lungo la riga verso destra;
- ad ogni colpo vinto, torna indietro di una casella.
Appena raggiunta la fine della riga passa alla riga inferiore, fino a raggiungere la vincita che ti eri posto come obiettivo. Non devi fare altre che seguire la tabella e muoverti lungo i settori a seconda dell’esito dei colpi.
Il triangolo di Pascal è sicuro?
Partiamo da un concetto di base: la roulette è un gioco ed in quanto tale viene governato da una grande percentuale di fortuna. Sicuramente esistono dei sistemi matematici, come questo, che sfruttando la statistica ed il calcolo della percentuale aiutano a ridurre il margine di errore al momento della giocata. Ricorda che nessun sistema è in grado di assicurare un vantaggio contro il banco, che parte sempre da una posizione di favore.
Il triangolo di Pascal in pratica raggruppa una serie di montanti, ognuno con un diverso ritmo di progressione delle puntate. L’obiettivo finale è ammortizzare una serie anche lunga di perdite con un numero ridotto di giocate vincenti che richiedono un importo maggiore.
Blaise Pascal e la roulette
Tra Blaise Pascal e la roulette fu amore a prima vista, anzi sembra che fu proprio lui ad inventare questo gioco. Si racconta che un giorno un suo amico, di ritorno da un lungo viaggio nei paesi asiatici, gli avesse regalato una sorta di ruota della fortuna cinese.
Ad uno sguardo profano e poco attento, quella era una semplice diavoleria che sfornava una serie di numeri casuali. La voglia di dare una spiegazione logica a tutto pervase Pascal, che iniziò a studiare approfonditamente quali forze governavano l’uscita dei numeri per individuare una spiegazione scientifica.
Migliorò anche la struttura del gioco, eliminando qualsiasi tipo di forza meccanica o attrito che potesse influenzare il giro. La ruota fu chiamata “rouler”, da cui il nome roulette. In seguito a studi approfonditi Pascal giunse alla conclusione che c’era un flusso circolatorio di numeri casuali, che definì cicli.
Lo studioso pubblicò addirittura un trattato, “Le proprietà cicliche delle combinazioni nel calcolo delle probabilità”, spiegando quali fenomeni e leggi determinavano l’uscita dei numeri.
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