3-bet nel poker, cosa significa realmente? Facciamo chiarezza
Il gergo del gioco del poker è molto ricco e fantasioso e, se sei un giocatore navigato, sicuramente conoscerai il significato di termini tipici come “call”, “all-in”, “flop” e “river”. I pokeristi meno esperti però possono cadere in errore nell’interpretazione del 3-bet, una giocata alla quale però viene attribuito spesso un significato sbagliato.
L’errore nasce dal nome stesso della giocata, 3-bet, che letteralmente potrebbe essere tradotto con un rilancio che ammonta al triplo della puntata precedente. Invece non è così in quanto la 3-bet rappresenta la terza puntata in una sequenza qualsiasi di scommesse.
Per comprendere meglio cos’è la 3-bet nelle scommesse di poker e cosa significa, continua a leggere i seguenti paragrafi.
Cosa significa 3-bet e quali sono i due equivoci classici in cui cadono i giocatori
La 3-bet nel poker sostanzialmente è una giocata piuttosto semplice, ma paradossalmente crea confusione nei giocatori alle prime armi ma anche in quelli più esperti. Gli errori in cui i pokeristi sono soliti cadere quando si parla di 3-bet sono principalmente due.
Errore semantico
Il primo è di natura semantica e i giocatori tendono ad attribuire al 3-bet un rilancio x3, cioè il triplo rispetto all’ultima puntata. Non è così: la 3-bet è semplicemente un re-raise, o un controrilancio.
Quando c’è un raise, cioè un primo rilancio ad una giocata, ci può essere la 3-bet, cioè un secondo rilancio. Il numero 3 indica quindi il terzo livello di puntata:
- puntata per entrare nel piatto;
- rilancio;
- controrilancio (3-bet).
Secondo equivoco: dinamiche di gioco
Il secondo grande equivoco nasce da una errata interpretazione delle dinamiche di gioco. Nel poker generalmente nel pre-flop si gioca molto di più rispetto alle altre street, cioè flop, turn e river.
Bisogna ricordare che, almeno nella texana, c’è il grande buio prima del flop che già rappresenta una puntata obbligatoria. Nel momento i cui c’è un raise, un ulteriore re-raise già corrisponde ad una 3-bet.
Dopo il flop però la situazione cambia completamente. Innanzitutto non ci sono più bui e alcuni giocatori ritengono, erroneamente, che un semplice rilancio post flop equivalga già ad una 3-bet.
Non è così poiché non ci sono puntate obbligatorie e c’è anche la possibilità di checkare. Prima che si possa parlare di 3-bet quindi c’è bisogno prima di una puntata e poi di un rilancio. Solo se dovesse arrivare un controrilancio, si può parlare di 3-bet.
Come giocare la 3-bet?
Sono sempre di più i giocatori che si dilettano a giocare a videopoker o a poker, ma bisogna adottare le giuste strategie al momento opportuno.
La 3-bet è sicuramente una giocata efficace da mettere in pratica, ma bisogna adottarla in modo oculato tenendo conto degli altri giocatori, della propria posizione al tavolo e naturalmente anche della forza delle carte in possesso e di quelle a terra.
Effettuare una 3-bet è molto più proficuo rispetto ad una cold call, quindi è consigliata se hai chiuso un punto molto forte e hai buone sensazioni di portare il piatto a casa.
Sfruttare la giocata del 3-bet in continuazione però non è consigliabile per almeno due motivi. Se usi sempre la stessa tattica risulti facilmente leggibile agli occhi dei tuoi avversari, che adotterebbero le contromisure necessarie per neutralizzarti.
Inoltre questa è una tattica molto dispendiosa e non sempre ti arriveranno carte forti per applicare una strategia così aggressiva.
Potresti pensare che siano solo disquisizioni linguistiche e tecniche, tuttavia è meglio conoscere in maniera approfondita il gergo nel poker per non commettere errori tecnici al tavolo verde.
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