Vivere di poker: l’esempio positivo dei giocatori professionisti
Guardando i tornei di poker dove giocano i giocatori professionisti, sarai sbiancato dinanzi ai loro guadagni stellari e probabilmente avrai pensato, almeno qualche volta, di mollare tutto e diventare un giocatore professionista.
Ma si può vivere di poker? Be’, bisogna essere onesti: teoricamente è possibile, ma nella pratica guadagnarsi da vivere con questo gioco è davvero molto complicato.
Ti starai chiedendo: ma allora i giocatori professionisti sono dei privilegiati? No, ma non basta qualche allenamento di poker per diventare un giocatore professionista.
I giocatori di poker che siedono ai più prestigiosi tavoli verdi di tutto il mondo non sono lì per caso, ma hanno dovuto fare molti sacrifici per arrivare fin lì.
Vuoi sapere quali sono gli step necessari per diventare giocatore di poker professionista? Allora continua a leggere l’articolo per saziare la tua curiosità!
Vivere di poker: cosa bisogna fare per diventare professionista?
La vita di un pokerista professionista non è tutta rose e fiori. Innanzitutto bisogna avere una grande resistenza mentale e fisica. Alcuni tornei possono durare anche 12 ore, quindi è necessario mantenere la giusta lucidità mentale.
Servono poi tanti studi, soprattutto in ambito matematico, per calcolare in breve tempo le percentuali di vittoria o di sconfitta di una mano.
Anche un professionista però non deve mai perdere di vista l’aspetto ludico del poker che, è bene sottolinearlo, resta comunque un gioco.
Per chi vuole intraprendere la strada del giocatore professionista, il poker va inteso come una professione e non come un’ossessione.
Istinto e ragione devono camminare di pari passo, poiché a seconda dei casi deve prevalere prima l’uno e poi l’altra. Questa capacità la si affina meglio sul campo e deve essere affiancata da una grande tenuta mentale.
I professionisti devono essere bravi a gestire i cosiddetti downswing, cioè quei momenti in cui si perde anche giocando perfettamente.
Esistono delle tecniche psicologiche di controllo delle emozioni per gestire queste situazioni complesse, altrimenti c’è il rischio di bruciare tutto il bankroll personale.
Storie dei migliori giocatori professionisti di poker
I giocatori professionisti iniziano in un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, ma generalmente hanno già una solida base economica da cui partire poiché soprattutto agli esordi c’è da mettere in conto qualche batosta.
Ci sono però eccezioni che confermano la regola, come Antonio Esfandiari che è diventato giocatore professionista dopo essere sfuggito dalla guerra in Iran e quindi senza grandi capitali iniziali.
Non bisogna poi pensare che i giocatori professionisti di poker abbiano una vita sregolata e fatta di eccessi. Dario Sammartino ad esempio, uno dei più forti giocatori professionisti italiani, è molto impegnato nel sociale e in attività filantropiche.
Anche Daniel Negreanu, uno dei più grandi giocatori di poker, ha una vita piuttosto regolare. Oltre ad essere vegetariano, ha prestato il suo volto per una campagna dell’organizzazione animalista PETA e partecipa frequentemente ad eventi di beneficenza.
I tornei di poker più remunerativi in Italia e nel mondo
Le WSOP (World Series of Poker) rappresentano l’evento di poker più prestigioso e remunerativo al mondo e si disputano ovviamente a Las Vegas.
I pokeristi si sfidano in tutte le specialità di poker con premi variabili che possono arrivare ben oltre i 10.000.000 dollari.
In Italia una delle serie di tornei più importanti è l’ISOP (Italian Series of Poker), dove i premi oscillano tra i 30.000 e i 50.000 euro.
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Gioca sempre nell’ottica del divertimento e della responsabilità: buona fortuna!
