La storia di Phil Hellmuth: il 15 volte campione di poker

Se mastichi un po’ di poker sicuramente avrai sentito parlare di Phil Hellmuth, conosciuto anche come l’uomo dei record. Insieme a Phil Ivey e Daniel Negreanu, è considerato uno dei giocatori più forti di poker in circolazione.

Lo testimoniano i 15 braccialetti WSOP conquistati nella sua ultratrentennale carriera. Un record che sarà molto difficile da battere. Eppure Phil non è molto ben voluto nell’ambiente, soprattutto dai suoi avversari.

I suoi modi di fare irritanti, infantili e a tratti offensivi gli sono valsi l’appellativo di “The Poker Brat”, cioè il “moccioso del poker”. Conosciamolo meglio allora l’uomo dei record, partendo dai suoi primi passi fino all’apice del successo.

La storia di Phil Hellmuth

Phil Hellmuth nasce il 16 luglio 1964 a Madison, in Wisconsin, primogenito di 5 fratelli. La sua è una famiglia piuttosto agiata: il padre è presidente dell’università e la mamma scultrice.

Dopo le scuole superiori Phil entra nell’Università del Wisconsin, dove inizia le prime partitelle di poker con gli amici. L’uomo dei record capisce di avere un certo feeling con il gioco, quindi comincia a sfidare e battere personaggi piuttosto facoltosi come medici, professionisti e uomini d’affari.

Racimola un bel po’ di soldi, così lascia l’università e si trasferisce nella scintillante Las Vegas a caccia di fortuna. Le cose però non vanno benissimo, tant’è che Phil è costretto a tornare a casa e lavorare presso una fattoria per raggranellare altri soldi e realizzare il suo sogno di diventare giocatore di poker.

Ritorna più volte a Las Vegas e altrettante volte viene “rimbalzato”, fino a quando la fortuna inizia a girare dalla sua parte.

I primi successi e l’arrivo di record in sequenza

Dopo tanti anni di gavetta, Phil finalmente accumula l’esperienza ed i soldi necessari per sedersi ai tavoli dei grandi. Dopo alcuni ottimi piazzamenti, Phil vince il suo primo storico braccialetto WSOP al Main Event 1989, mandando ko una leggenda come Johnny Chan. Quello fu il suo primo record, cioè quello di giocatore più giovane a quell’epoca ad aver vinto un Main Event WSOP.

Phil inoltre è l’unico giocatore ad avere vinto sia un Main Event WSOP che un Main Event WSOPE. I record però non finiscono quindi: nessuno ha giocato più tavoli finali di lui. Grazie a questi risultati straordinari Phil è entrato di diritto, nel 2007 nella Poker Hall of Fame.

“The Poker Brat”, un cattivo perdente

Phil Hellmuth è un eccellente giocatore di poker, ma un pessimo perdente. Proprio per questa sua particolare caratteristica si è guadagnato il soprannome di “The Poker Brat”, che lui ha accettato anche con una certa serenità.

In effetti l’atteggiamento di Phil ai tavoli è quanto meno eccentrico. Quando perde una mano sfortunata, non si fa problemi ad apostrofare il suo avversario con termini molto coloriti che rasentano l’offesa.

Tra gli aneddoti più simpatici, c’è quello che si verificò allo spettacolo televisivo Poker After Dark sulla NBC. Phil chiese ai suoi 4 colleghi, tra i quali Huck Seed, di fare silenzio mentre decideva come giocare la sua mano dopo il rilancio di Annie Durke. I 4 si ammutolirono, ma poi lo stesso Hellmuth iniziò a parlare. A quel punto Seed disse: “Per favore stai in silenzio, così posso parlare”. La frase suscitò l’ilarità dei presenti ma Phil la prese malissimo e addirittura minacciò di lasciare il set.

Fu convinto a restare, ma dopo poche mani fu eliminato. Episodi simili si sono verificati spesso nella lunga carriera di Phil, a testimonianza del suo carattere fumantino e permaloso.

Le entrate da star

Phil ha sempre avuto un ego smisurato ed infatti è passato alla storia per alcune entrate da star. Al Main Event WSOP 2007 arrivò con un’auto da corsa accompagnato da 11 bellissime modelle, una per ogni braccialetto che aveva vinto fino a quel momento.

Nel 2008 si presentò addirittura su una carovana in abiti militari, sfoggiando un elmetto con 11 stelle, a ricordare il numero di braccialetti vinti.

Nel 2009 vestì i panni di Giulio Cesare trainato da una biga e protetto da centurioni romani. Nel 2010 cambiò ancora stile e si presentò ai tavoli vestito da lottatore di MMA.

Insomma un personaggio a dir poco esplosivo che non passa di certo inosservato. Secondo i suoi avversari la componente scenografica riveste una grande importanza per il personaggio che si è costruito e per il giocatore di poker.

I suoi detrattori sostengono che in realtà sia molto sopravvalutato e che ai tavoli spinga molto più sulla componente psicologica, che non su quella tecnica. In effetti il gioco di Hellmuth è un po’ particolare, per certi versi criptico ed imperscrutabile. I numeri però gli danno ragione: quando vinci 15 braccialetti WSOP e disintegri record su record, non può essere solo fortuna.

Nonostante le sue stravaganze ed il suo carattere smargiasso, Phil in fondo è un bravo ragazzo. Ha infatti organizzato diversi eventi di beneficienza, riuscendo a raccogliere fino a 20 milioni di dollari.

Il poker su StarCasinò

La storia di Phil Hellmuth ti è piaciuta? Sul nostro blog puoi conoscere tante altre curiosità su altri giocatori. Se invece vuoi testare le tue capacità, su StarCasinò, puoi entrare nel fantastico mondo del poker. La parola d’ordine deve essere divertimento, quindi ti invitiamo a giocare sempre con responsabilità e senza oltrepassare i limiti del buon senso.