Battaglia navale, le regole del gioco: mancato, colpito o affondato?
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo giocato a battaglia navale. Un gioco di strategia bellica, dove non si fa male nessuno! Nacque negli anni ’30, ma in realtà solo dagli anni ’60 in poi prende il nome di battaglia navale.
Esistono due versioni, o meglio tre. C’è quella cartacea, che richiede l’utilizzo di due fogli a quadretti per entrambi i giocatori. E poi ci sono le versioni commerciali, cioè vendute in scatola, che possono essere classica o elettronica.
Non ci resta che conoscere le regole della battaglia navale e le modalità di gioco.
Battaglia navale: cosa occorre per giocare?
Se usi il gioco da tavolo commerciale, hai già tutto l’occorrente. In caso contrario hai bisogno di due fogli di carta a quadretti.
Si gioca in due e l’obiettivo è affondare la flotta dell’avversario. Ogni giocatore ha una griglia, che ovviamente l’avversario non può vedere, che segue le regole del primo quadrante degli assi cartesiani.
L’asse delle ascisse, quello orizzontale, va da 1 a 10. L’asse delle ordinate, quello verticale, va invece dalla A alla L. Entrambe le sequenze partono da zero.
Il giocatore deve quindi indicare due valori, uno delle ascisse e l’altro delle ordinate, per identificare la casella che vuole colpire.
Come dislocare le imbarcazioni?
Nella versione cartacea ogni giocatore ha a disposizione 10 navi:
- 1 portaerei da 4 caselle;
- 2 corazzate da 3 caselle;
- 3 sottomarini da 2 caselle;
- 4 navi d’assalto con una casella.
Non è possibile dislocare le navi in diagonale, né tanto meno “incrociarle” o “sovrapporle” tra di loro. Ogni casella infatti deve appartenere ad un’unica nave. Tuttavia le navi possono toccarsi, una strategia per provare a disorientare l’avversario.
Battaglia navale: le regole
A questo punto, dopo aver dislocato le navi, non resta altro che iniziare la battaglia!
Il primo giocatore deve comunicare all’avversario la casella che intende colpire, indicando la lettera ed il numero corrispondente sugli assi.
Se il colpo va a segno, l’altro giocatore deve dire “Colpito”. Se invece il colpo non va a segno, la parole da dire è “Mancato”. Se il colpo lanciato affonda una nave, allora bisogna dire “Colpito o affondato”.
Ovviamente il giocatore attaccante deve segnarsi i vari colpi: basta una X per segnare quelli che vanno a segno e con una O quelli che vanno a vuoto.
Tenere traccia dei colpi sparati ovviamente è fondamentale per ricostruire la sagoma e la dislocazione delle navi, evitando di colpire due volte la stessa casella.
Il giocatore che per primo riesce ad affondare l’intera flotta avversaria, vince la partita.
Battaglia navale in versione “mitragliata”
Nel corso del tempo sono state inserite alcune varianti per rendere il gioco più brioso. Una di queste si chiama “mitragliata”. Come funziona?
In pratica ogni giocatore può sparare da 1 a 5 colpi per volta, a seconda delle navi a disposizione.
Al primo giro ciascun giocatore ha 5 navi e quindi può chiamare fino a 5 caselle. Solo alla fine del turno l’avversario comunicherà quali colpi sono andati a vuoto e quali a segno.
Quando un giocatore perde una nave, e quindi gliene restano 4, i colpi a disposizione sono 4. Poi a scalare 3, 2 e 1.
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