Storia del Poker: curiosità, miti e credenze

Il poker è uno dei giochi più iconici e famosi del pianeta. Senza alcun dubbio è uno dei primi giochi che ci viene in mente quando si parla di una partita a carte tra amici.

Non per nulla le sfide a poker online sono sempre più popolari, e sono diventate un oggetto di culto anche per il cinema e per l’immaginario degli adulti. In qualche maniera il poker è diventato un vero e proprio sport.

I miti però sono costituiti da una storia che mescola grandi verità a invenzioni di sana pianta. Il mito del poker è bello anche per questa aria misteriosa che lo circonda.

Non si sa mai dove finisce la verità ed inizia la leggenda. Le storie sul poker sono così affascinanti che andare ad indagare per separare le verità dalle inesattezze, sembrerebbe quasi un sacrilegio.

Le leggende sul poker sono tantissime e qui di seguito vogliamo riportartene alcune, assieme a qualche curiosità che siamo sicuri che troverai assolutamente interessanti.

Pronto a questo viaggio tra verità e fantasia con noi di StarCasinò?

Le tipologie di poker esistenti

Si dice che esistano diverse tipologie di poker. I più informati insistono nel dire che ne esistono decine e decine. Qualcun altro asserisce che sono centinaia. Altri ancora parlano addirittura di migliaia di varianti!

In realtà le tipologie di poker riconosciute sono davvero tante: 130.

Le più famose siano meno: Poker all’italiana, Texas Hold’Em, Carribean, Three cards… la maggior parte delle quali puoi trovare su StarCasinò.

Già, il poker all’italiana e alla francese sono varianti poco conosciute a livello globale. Ma alcune varianti esistenti sono così rare da essere conosciute solo da pochi appassionati.

Si suppone addirittura l’esistenza di diverse varianti, comprese nelle 130, che non vengono più giocate da anni ma di cui rimane il loro fantasma costituito dal regolamento e dal ricordo di molte partite giocate.

A poker si vince con la psicologia

Un altro mito che mescola verità a leggenda è quello legato alla psicologia. Secondo alcuni infatti sembra che a poker serva soltanto saper leggere il comportamento degli avversari.

Scoprire i bluff, utilizzare strategie attive, indagare ogni gesto, tenere il pieno controllo di sé… Insomma secondo alcuni essere dei bravi psicologi è molto utile per giocare a poker.

Ma psicologia è anche scaramanzia, c’è chi tiene le carte allineate e per forza ne guarda prima l’una e poi l’altra.

C’è chi le tocca in una sorta di rito prima di scoprirle, insomma fortuna e superstizione sono elementi portanti per molti giocatori.

In realtà nel poker contano moltissimo anche molti altre elementi, il principale dei quali è senza dubbio la matematica, come insegna la tabella di Sklansky!

Il conteggio rapido ed efficace degli outs è uno delle armi più affilate che un buon giocatore deve avere. 

La partita più lunga della storia

Il poker è un gioco senza dubbio legato a doppio filo al mondo del Far West. Come tale dunque i miti e le leggende legati al poker giocato dai cowboy si sprecano.

Si dice ad esempio che in un saloon di Tombstone, città simbolo del Vecchio West, si sia tenuta la partita di poker più lunga di sempre. I giocatori che vi avrebbero preso parte giocarono 24 ore su 24 al tavolo verde.

Per 2 giorni? Per una settimana? Per un mese? No! Per ben 8 anni! Non vi è modo di sapere se la partita è davvero avvenuta o meno, ma il Bird Cage Theater di Tombstone, il saloon in questione, è ancora oggi visitato dagli appassionati di storie del Vecchio West.

Qual è il tuo gesto portafortuna quando giochi a poker?

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